Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00912 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19980212
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri per sapere - premesso che: la legge 15 marzo 1997 n. 59, attribuisce al Governo delega per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa; lo schema di decreto legislativo sulla "Disciplina in materia di commercio", ora all'esame dell'apposita Commissione parlamentare, costituirebbe l'esercizio della delega di funzione di cui all'articolo 4, comma 4, lettera c), della suddetta legge; l'articolo 76 della Costituzione stabilisce che l'esercizio della funzione legislativa puo' essere delegata al Governo solo determinando i princi'pi e criteri direttivi; la delega in questione fa riferimento ai princi'pi e ai criteri direttivi che evidentemente riguardano attivita' e organizzazione della Pubblica Amministrazione, mentre al contrario l'oggetto e le finalita' del suddetto decreto legislativo solo in parte assai modesta e secondaria hanno a che fare con tali attivita' e organizzazione, considerando che esso detta norme generali sull'esercizio dell'attivita' commerciale e la maggior parte delle disposizioni concernono la disciplina di liberta' individuali e di attivita' private, configurando un evidente eccesso di delega; in ogni caso, anche qualora la delega di cui all'articolo 4, 4^ comma, lettera c), fosse da intendere aggiuntiva rispetto a quella principale oggetto della legge, e inerente ad un oggetto diverso, quale quello della disciplina dell'attivita' commerciale, l'incostituzionalita' dello schema di decreto presentato alle Camere risulta evidente per mancanza dei necessari princi'pi e criteri direttivi; il contenuto dello schema di decreto legislativo e' dichiarato grande riforma economico-sociale, con le conseguenti implicazioni per l'attivita' legislativa delle autonomie regionali ed e' quanto meno inusuale che una grande riforma economico-sociale sia stata attribuita per delega al Governo senza che il Parlamento abbia un reale potere deliberativo in merito; ben due ex Presidenti della Corte Costituzionale hanno formulato pareri pro veritate con i quali escludono che il contenuto di detto schema legislativo sia costituzionalmente ammissibile, costituendo esso un palese caso di esorbitanza rispetto alla legge delega; gia' per altri decreti legislativi attuativi della legge 15 marzo 1997 n. 59, si e' presentato e si presenta un analogo eccesso di delega, intervenendo essi in materia di libera iniziativa economica -: se il Governo non ritenga: a) di ritirare lo schema di decreto legislativo sulla "Disciplina in materia di commercio" stante la rilevanza della materia e l'evidente eccesso di delega, con la conseguente espropriazione dei poteri legislativi costituzionalmente attribuiti al Parlamento; b) in ogni caso, di riferire urgentemente al Parlamento, prima dell'espressione del relativo parere da parte della Commissione bicamerale; c) su quale sia il necessario raccordo tra i princi'pi e criteri espressi nella legge delega e le disposizioni contenute nello schema di decreto legislativo sulla "Disciplina in materia di commercio"; d) sul rispetto delle procedure adottate nella predisposizione del decreto legislativo. (2-00912)