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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01957 presentata da CHINCARINI UMBERTO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19980212

Ai Ministri dell'ambiente, dei lavori pubblici e dell'universita' e della ricerca scientifica. - Per sapere - premesso che: il lago di Garda e' il piu' grande invaso naturale dell'Unione europea, il ventiquattresimo in Europa ed il suo bacino imbrifero (2.288 Kmq,) contrariamente al lago stesso, si presenta stretto nella parte inferiore e piu' largo in quella inferiore ed e' esteso circa 6 volte l'area del lago; il volume totale del lago di Garda e' di 49 miliardi di metri cubi, la costa e' lunga 165 km. Il fiume Sarca (portata media 31,1 mc/s) e' di gran lunga il piu' importante degli immissari (in tutto 25), altri sono l'emissario del vicino lago di Ledro, il fiume Camione, ed il fiume Toscolano, tutti sulla sponda occidentale, Dopo il 1959, quando e' stato messo in comunicazione l'Adige con il lago per mezzo dello scolmatore che si immette vicino al comune di Torbole-Nago, anche questo fiume puo' essere considerato immissario. Altri apporti, stimati nel 15 per cento degli afflussi totali, sono costituiti dalle sorgenti subacquee, la piu' famosa delle quali e' la sorgente Boiola presso il comune di Sirmione (acqua cloro-sodico-solforosa, uscente a 70^C); studi del 1970-71 (CNR), del 1975-76 (regione Veneto) e del 1990 (ministero dell'ambiente e universita' di Milano) mettevano in evidenza come il lago di Garda poteva essere considerato uno dei pochissimi ambienti lacustri subalpini in cui le attivita' antropiche non avevano ancora prodotto un'apprezzabile deterioramento della qualita' delle acque e degli equilibri biologici, nonostante si sottolineasse che il Benaco, per caratteristiche strutturali legate ad un lungo tempo di ricambio delle acque (27 anni, ma il rimescolamento delle acque non avviene mai sotto i 150 metri di profondita'), fosse da considerarsi un ecosistema di particolare sensibilita' e potenziale vulnerabilita'; recenti manifestazioni di accumuli algali nel basso lago, sono stati oggetto di un incontro tenutosi nel comune di Peschiera del Garda il 28 novembre 1997, da cui e' emerso che il fenomeno delle piante acquatiche (macrofite che si sviluppano ad una profondita' di circa 45-50 metri e che quindi potrebbero interessare praticamente tutto il sottobacino orientale) e delle alghe in passato non e' stato indagato metodicamente, ne' esistono studi sufficientemente approfonditi ed affidabili che spieghino la loro origine, l'evoluzione e la loro proliferazione; in data 21 gennaio 1998 l'assessorato all'ambiente ed alla sanita' del comune di Peschiera del Garda ha denunciato alle seguenti autorita': prefetto di Verona, prefetto di Brescia, assessore regione Veneto alle politiche ambientali, assessore regione Veneto al turismo, assessore provincia di Verona all'ambiente, assessore provincia di Verona per il turismo, all'autorita' nazionale del bacino del Po, al magistrato alle acque di Verona, al responsabile S.I.P. della ULSS 22 di Villafranca, al responsabile P.M.P. dell'ULSS 22 di Verona, all'Ispettorato di porto di Verona, che: "La proliferazione delle piante acquatiche che ha colpito alla fine dell'estate scorsa il lago di Garda, torna in questi giorni a manifestarsi con estrema gravita'" -: se corrisponda al vero che la proliferazione algale del lago di Garda di questi mesi sia da ascrivere ad una serie di fattori che vanno soprattutto dalla mancata vigilanza ambientale degli organismi preposti, alle opere idrauliche che nel corso degli anni hanno alterato l'ecosistema lacuale; se la fertilizzazione delle acque del lago con fosforo, ozono o azoto derivanti dagli immissari fluviali e dagli sversamenti del collettore lacuale possano provocare gli sviluppi massicci di alghe la cui successiva decomposizione consumi ossigeno provocando ipossia/anossia sui fondali con rischio di moria di pesci; se sia vero che il ministero dell'ambiente abbia di recente proposto al ministero della universita' e della ricerca scientifica la costituzione di un tavolo di lavoro congiunto ai fini della definizione delle priorita' di ricerca in materia di tutela e difesa degli ecosistemi marini, escludendo le acque interne; se non sia possibile che il previsto programma di monitoraggio marino finalizzato al controllo costante della qualita' delle acque costiere avviato dall'Ispettorato centrale difesa mare con le regioni marine costiere possa avere autonomo sviluppo ed attuazione anche per le acque del lago di Garda. (3-01957)





 
Cronologia
domenica 8 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Nasce il partito dei Socialisti democratici italiani (Sdi), dall'unione tra i Socialisti italiani di Enrico Boselli, il Partito socialista di Ugo Intini e il Partito socialista democratico italiano di Gianfranco Schietroma.

sabato 14 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Dopo tre giorni di lavori, si chiudono a Firenze gli Stati generali della sinistra. D'Alema propone che il partito assuma un nuovo simbolo e un nuovo nome: Democratici di sinistra.