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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00448 presentata da RUGGERI RUGGERO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19980317

La X Commissione, considerato che: l'attuale situazione industriale del gruppo Finmeccanica suscita non poche preoccupazioni riguardo al suo futuro e alcune perplessita' riguardo all'evoluzione del suo riassetto; i dissensi tra il vecchio management, poi dimessosi, e l'azionista Iri, al di la' dei rilievi relativi agli aspetti gestionali emersi a seguito dell'approvazione dell'ultimo bilancio, riguardavano l'opportunita' di gestire il riassetto del gruppo in maniera unitaria, pur con la ricerca di alleanze e di accordi per ciascuno dei settori del gruppo, oppure procedere ad una profonda riorganizzazione operativa che vedesse i vari settori di attivita' riacquistare autonomia societaria in vista delle necessarie alleanze internazionali; la nuova gestione del gruppo, insediata nel giugno scorso, ha portato all'approvazione della relazione semestrale 1997 che ha evidenziato perdite per circa 2000 miliardi (che risulteranno di circa 2400 in ragione d'anno) dovute ad adeguamenti patrimoniali, oltre che a difficolta' gestionali, in continuita' con l'impostazione del bilancio 1996 ed ha quindi provveduto, secondo le direttive dell'azionista Iri e d'intesa con esso, alla formulazione di un piano di risanamento e sviluppo per porre rimedio all'elevato e crescente indebitamento e alle perduranti difficolta' gestionali e ridare prospettive reddituali alle societa' e porre le basi per la conclusione di accordi e alleanze internazionali per i vari settori di attivita' del gruppo; le direttive dell'azionista Iri, in sintonia con gli indirizzi del Governo espressi dai Ministri del Tesoro e dell'Industria nella audizione dell'8 maggio 1997 al Senato, e riaffermati dal presidente Gros Pietro in quella del 19 novembre 1997 alla Camera dei deputati, prevedono la definizione di una nuova struttura organizzativa ed operativa del gruppo piu' funzionale al processo di risanamento e quindi ad un piu' rapido processo di privatizzazione; le linee prioritarie espresse dall'azionista Iri prevedono la riaggregazione in societa' operative delle attivita', secondo logiche industriali omogenee e coerenti con le opzioni strategiche del gruppo e con una conseguente nuova articolazione, mantenendo a Finmeccanica le funzioni di holding di partecipazione, determinando cosi' il rafforzamento competitivo attraverso processi di concentrazione e razionalizzazione e l'individuazione di opportune alleanze in grado di assicurare la migliore valorizzazione industriale delle aziende e dei loro marchi; il piano di ristrutturazione illustrato dai vertici Iri e Finmeccanica nell'audizione del 19 novembre 1997 e ribadite, con qualche aggiustamento, dall'amministratore delegato ingegner Lina recentemente al Senato della Repubblica ridefinisce il posizionamento delle varie aree di business, prevede la riorganizzazione patrimoniale delle stesse per una loro valorizzazione in vista del loro apporto in alleanze e joint ventures internazionali e fa emergere la conseguente necessita' di ricapitalizzazione di Finmeccanica per raggiungere un livello di indebitamento compatibile con il suo sviluppo e la gestione degli accordi internazionali; l'assemblea straordinaria del 18 dicembre 1997 ha approvato il progetto di aumento di capitale per 2.000 miliardi, esprimendo quindi anche il consenso al complessivo piano di riassetto mentre in questi giorni si ha notizia della cessione ad una marchant bank estera (Schroeder) di partecipazioni posseduta da alcuni istituti di credito nazionali (Credit, Comit, Banca di Roma, San Paolo); pur essendo state definite da tempo le procedure di cessione e l'esame delle varie offerte da parte dell'advisor, gravi ritardi permangono sui tempi previsti dal piano e annunciati nelle audizioni, come l'accordo per l'area difesa con GEC Marconi, l'entrata in Airbus le procedure per la cessione della Elsag Bailey e lo stesso aumento di capitale, approvato dall'assemblea dei soci ma non ancora sottoscritto; il processo di rilancio e riorganizzazione delle varie aziende Finmeccanica appare in grave ritardo, mentre la gravita' della situazione economica e patrimoniale del gruppo imporrebbe un cammino rapido e deciso e la prevista riorganizzazione delle attivita' gruppo in societa' omogenee non risulta ancora definito con certezza nelle modalita' ne' in tempi ravvicinati ed anzi sembrerebbe del tutto superato dalle recenti comunicazioni dell'ingegner Lina alla Commissione industria del Senato; permangono fondate perplessita' sulla configurazione attuale del gruppo e sulla stessa capacita' di pervenire ad adeguate soluzioni ai problemi delle varie componenti: infatti, mentre la soluzione relativa alle attivita' del settore aerospazio e difesa lascia intravedere valide prospettive di sviluppo in un contesto di integrazione europea, il cui percorso appare delineato e con buone prospettive di successo, il settore elettromeccanico soffre di una incertezza di prospettive il cui perdurare aggrava ulteriormente la gia' difficile situazione economico-finanziaria; le difficolta' frapposte nella scelta di un partner internazionale per tutte le attivita' elettromeccaniche appaiono ancor piu' infondate alla luce del riconfermato interesse coreano che va concretizzato per evitare lo smembramento e la suddivisione di una importante realta' industriale italiana, cosi' come auspicato da parte di alcuni gruppi nazionali ed esteri, che contrasterebbero ogni effettivo rilancio e valorizzazione delle attivita' nell'interesse del Paese. Le soluzioni dei problemi che affliggono Finmeccanica non possono essere individuate e gestite assecondando logiche finalizzate agli interessi delle singole imprese e lontane dagli interessi nazionali; dal punto di vista della politica industriale italiana e' opportuno che le soluzioni risultino differenziate: l'aggregazione europea in vista della competizione con i concorrenti americani e' quella piu' appropriata per le attivita' aeronautiche, spaziali e della difesa, mentre per il comparto elettromeccanico risulta piu' appropriato giocare a tutto campo avendo particolare considerazione delle prospettive dei vari mercati internazionali e delle nuove tendenze tecnologiche e finanziarie che stanno cambiando i settori dell'energia e dei trasporti ferroviari; l'interesse pubblico al mantenimento di competenze, valori industriali e occupazione si deve esprimere in maniera diversa: in settori sensibili quali la difesa e' opportuno il mantenimento di una quota pubblica che salvaguardi senza gestirli, gli interessi nazionali, mentre in settori "civili", la protezione del patrimonio industriale si ottiene con un deciso rafforzamento industriale e finanziario attuato tramite accordi con partner forti e complementari, lasciando alla competizione nel mercato globalizzato il compito di garantirne lo sviluppo; impegna il Governo: a proseguire nell'azione di sostegno ed agevolare rapide soluzioni che mantengano e valorizzino il patrimonio industriale e tecnologico nazionale e diano sicurezza all'occupazione; a supportare le attivita' delle aziende con un'azione politica lungimirante, in partnership con gli altri governi dell'Unione europea; a chiedere all'Iri, azionista di maggioranza di Finmeccanica, di dare, con l'avvenuto aumento di capitale, senza alcun ulteriore indugio le direttive necessarie affinche' Finmeccanica costituisca in spa le cinque "aziende" e un contenitore, societario o divisionale, per le attivita' da liquidare: a) Alenia Difesa, da avviare a integrazioni con soggetti europei che comporteranno la formazione di una o piu' societa' europee "plurinazionali"; b) Alenia Aerospazio, da avviare preferibilmente su un cammino simile a quello di Alenia Difesa, senza escludere aprioristicamente collaborazioni con soggetti extraeuropei; c) Agusta, da avviare all'integrazione con altro soggetto europeo, possibilmente su basi paritetiche; d) Ansaldo (energia, trasporti, sistemi industriali) con partecipazione paritetica con "partner di sviluppo mercato" - (Daewoo) e consolidamento e ampliamento delle collaborazioni tecnologiche in essere (Siemens: con cui e' auspicabile realizzare una partnership tecnologica e industriale da rafforzare con partecipazioni di minoranza prevedibilmente differenziate per i vari business); nell'auspicata positiva conclusione della trattativa in atto con la Daewoo nei tempi piu' ravvicinati sarebbe opportuno trasferire la partecipazione italiana da Finmeccanica a Iri affinche', nell'ambito del mandato governativo e libero da vincoli derivanti dalla doverosa tutela di interessi di minoranza - presenti in Finmeccanica ma assenti in Iri - completi, entro i limiti temporali assegnati, la definitiva privatizzazione di Ansaldo con il coinvolgimento di idonei soggetti del "sistema paese"; e) Elsag Bailey, da privatizzare con il massimo possibile coinvolgimento di imprenditori italiani, mantenendo la propria unitarieta' societaria. (7-00448)

 
Cronologia
giovedì 26 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge Disposizioni concernenti il Fondo di solidarieta' per le vittime delle richieste estorsive (AC 3769), che sarà approvato dal Senato il 3 febbraio 1999 (legge 23 febbraio 1999, n. 44 - legge antiracket).

sabato 21 marzo
  • Politica, cultura e società
    Antonio Di Pietro costituisce un nuovo movimento politico: L'Italia dei valori.