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Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16486 presentata da BAGLIANI LUCA ALBERTO PAOLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19980326

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: la zona del Colognese, da anni, fa le spese di un malcostume diffuso a vari livelli, che si e' tradotto in danni irreversibili di carattere ambientale; fiumi pescosi e ricchi di vita sono diventati fogne a cielo aperto e maleodoranti, a causa di uno scellerato modo di gestire le questioni ambientali; gli scarichi delle concerie di Arzignano e Chiampo hanno riversato nei fiumi veleni, inquinato falde acquifere, reso inservibile l'acqua per scopi irrigui e causato malattie; mentre altri si sono arricchiti, zone a forte vocazione agricola hanno dovuto subire la distruzione del patrimonio idrico ed accettare la legge del mercato calata dall'alto; nelle zone di produzione dell'inquinamento, sulla base dei dati a disposizione, ci si e' accorti che era il caso di mettere al riparo le falde acquifere che soddisfano i bisogni del vicentino occidentale, del veronese orientale e del basso padovano: non si e' trovato nulla di meglio che convogliare in un collettore le acque salate in uscita dai depuratori vicentini e di farle giungere subito a monte del territorio veronese; l'urgenza di portare a termine l'opera per non essere costretti dall'Unione europea alla restituzione dei soldi spesi finora per il collettore, ha portato a scaricare a valle l'inquinamento prodotto a vantaggio di economie altrui; la costituzione dei confini comunali tra Zimella e Lonigo ha consentito di creare una discarica nel comune di Lonigo ben distante dal centro abitato del comune vicentino, ma a meno di un chilometro da due frazioni di Zimella; ci sono dati precisi che rivelano gravi inquinamenti del terreno e della falda nel comune di Zimella, attribuibili alla discarica -: se il Ministro intenda adoperarsi affinche' si studino tutte le possibilita' offerte dal progresso della tecnologia notevolmente mutata dall'epoca della redazione del progetto per prevenire i danni, affinche' sia data la possibilita' a chi li subisce di reagire modificando l'atteggiamento passivo mantenuto finora; se il Ministro intenda accertare la vicenda relativa alla discarica di Lonigo, annosa questione che costituisce un danno ecologico che, oltretutto, si riversa su un territorio a vantaggio di un altro; se il Ministro intenda segnalare all'autorita' giudiziaria i fatti esposti in premessa, una volta verificata la loro fondatezza, per l'accertamento delle responsabilita' e promuovere l'azione di risarcimento del danno ambientale. (4-16486)

In merito a quanto segnalato nell'interrogazione citata si comunica quanto segue. Gli elementi citati in premessa dall'interrogante circa la situazione generale trovano significativi riscontri nelle indagini svolte da questo ministero. Tale situazione non e' al momento imputabile semplicemente ad uno o piu' atteggiamenti illegali, per cui non e' ancora possibile rispondere alla domanda circa l'eventualita' di promuovere azioni miranti al risarcimento del danno ambientale. Cio' anche per le intrinseche difficolta' giuridiche di tali procedimenti, anche se oggi sulla base delle piu' recenti normative ambientali, il D.Lgs 22/97 sui rifiuti e il D.Lgs 152/99 sulle acque, tali azioni dispongono di migliori supporti legislativi. E' peraltro d'uopo segnalare che dalle informazioni raccolte emerge che, nel corso degli ultimi anni sono state compiute, da ufficiali di polizia giudiziaria quali in particolare i militi dell'Arma dei Carabinieri, numerose azioni di controllo dalle quali sono scaturite varie segnalazioni di illeciti all'autorita' giudiziaria, sull'esito delle quali ancora non sono giunte informazioni. Peraltro i temi segnalati rivelano il caso tipico di uno, si' importante, ma disarmonico sviluppo economico, che non tiene conto di tutti gli interessi delle comunita' e dell'ambiente, che in ultima analisi e' la principale ricchezza della popolazione. Tale situazione, simile a quella rilevabile in diverse altre situazioni deve essere affrontata nell'ambito delle attivita' pianificatorie e programmatorie di base che, ancora di piu' dopo le riforme istituzionali avviate con il D.Lgs 112/98, devono caratterizzare la politica delle regioni e degli altri enti locali. L'utilizzo corretto di tali strumenti puo' migliorare il modo con cui spesso, come segnalato nell'interrogazione di che trattasi, i problemi di una comunita' amministrativa vengono scaricati su un'altra. In questo ambito le citate riforme ambientali, il D.Lgs 22/97 D.Lgs 152/99, unitamente a strumenti normativi quali quelli relativi ai sistemi e agli accordi volontari tra produttori e pubbliche amministrazioni, forniscono importanti elementi per affrontare in maniera organica e innovativa i complessi problemi segnalati dall'interrogante. A quanto detto si aggiunge che il ministero ambiente ha costituito delle strutture di lavoro interdisciplinari per garantire la piena e attenta applicazione sul territorio delle nuove normative. Il Ministro dell'ambiente: Edo Ronchi.



 
Cronologia
mercoledì 25 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L'Italia è ufficialmente ammessa tra gli undici Paesi dell'Unione europea che dal 1° gennaio 1999 adotteranno la moneta unica.

giovedì 2 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera discute le mozioni n. 1-00185 on. Fini (AN) ed altri, n. 1-00245 on. Comino (MISTO) ed altri e n. 1-00250 on. Cardinale (Unione democratici per l'Europa) ed altri di sfiducia nei confronti del ministro dei trasporti e della navigazione Burlando, che sono respinte con 251voti favorevoli, 304 contrari e 1 astenuto.