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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01207 presentata da GARRA GIACOMO (FORZA ITALIA) in data 19980617

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, per sapere - premesso che: vanno richiamate le considerazioni e i quesiti enunciati dall'interrogato con l'interrogazione n. 4/17619 avente ad oggetto il ruolo dell'Enel in Sicilia, pubblicata nell'allegato B del resoconto dei lavori d'Aula del 20 maggio 1998, ancora in attesa di risposta; nel corso di una conferenza stampa rilasciata il 15/6/1998 dal segretario generale della Faile-Cisal Domenico Vinci e riportata dal quotidiano La Sicilia del 16 giugno 1998 e' stato annunciato che "chiuderanno definitivamente 46 agenzie dell'Enel; saranno istituite 20 zone a struttura ridotta e si accentrera' tutto su 5 sedi Enel di esercizio rete; e' prevista la soppressione del centro ripartizione carico e teleconduzioni; la dismissione di alcuni impianti elettrici, quali la centrale di Augusta e il primo e il secondo gruppo di Termini Imerese"; dalla stessa dichiarazione, che ha preceduto lo sciopero di quattro ore del personale dell'Enel aderente a Cgil, Cisl e Uil svoltosi in Sicilia nella giornata del 16 giugno 1998, e' stata evidenziata la contraddizione insanabile tra l'impegno del Governo Prodi di incrementare l'occupazione in Sicilia e la scelta dell'Enel di avviare un piano di ristrutturazione dell'Ente, dal quale risulteranno esuberi di personale per ben 2600 unita' lavorative, che nella migliore delle ipotesi anziche' l'immediata condizione di disoccupati fruirebbero della cosiddetta "mobilita' lunga"; dal sindacato sono paventati fenomeni non di normale privatizzazione dell'Enel, bensi' di polverizzazione in tante societa' per azioni da vendere sul mercato, un mercato peraltro non scevro di inframmettenze mafiose e poco trasparenti; le condizioni di mancanza di manutenzione di alcuni gruppi rischia di far diminuire ulteriormente la quantita' di energia elettrica predetta scesa da 3363 megawatt a 1476 megawatt -: se i fatti suesposti siano a conoscenza del Ministro; se rientri nella politica industriale del Governo l'eliminazione dalla Sicilia e dalle zone depresse dell'isola di infrastrutture esistenti che di tutto abbisognano tranne che di depotenziamento; se rientri nella politica occupazionale del Governo anziche' l'ampliamento dell'occupazione l'avallo a ristrutturazioni quali quelle dell'Enel con espulsione di ben 2600 unita' occupate. (2-01207)





 
Cronologia
lunedì 15 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Consiglio europeo riunito a Cardiff, nel Regno Unito, enuncia gli elementi essenziali della strategia dell'Unione europea per proseguire le riforme economiche volte a promuovere crescita, prosperità, occupazione e inserimento sociale, stabilendo orientamenti e calendario dei futuri negoziati di Agenda 2000.

martedì 23 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il gruppo di Rifondazione comunista preannuncia il proprio voto contrario al disegno di legge di ratifica dell'accordo sull'allargamento della NATO, già approvato dal Senato, e all'esame della Camera. Il Presidente del Consiglio Prodi, intervenendo nella discussione, sottolinea il carattere prioritario per il Governo dell'approvazione del provvedimento, e dichiara che dopo il voto, riferirà al Capo dello Stato. Il disegno di legge viene approvato con il voto favorevole dell'UDR, l'astensione di AN e di Forza Italia e il voto contrario di Rifondazione e della Lega Nord. Subito dopo il Presidente del Consiglio incontra il Presidente della Repubblica Scalfaro, il quale lo invita a promuovere una approfondita verifica all'interno della maggioranza.