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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01222 presentata da DE SIMONE ALBERTA (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19980623

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: il prefetto di Napoli dottor Romano ha emesso un decreto n. P/36957/DIS del 12 giugno 1998 che stabiliva l'avvio dei carotaggi per verificare l'eventuale idoneita' di una localita' dell'Alta Irpinia per la realizzazione di una discarica per rifiuti solidi urbani; il sindaco di Andretta, nella seduta del Consiglio Comunale del 19 giugno 1998 chiedeva la realizzazione della discarica nei siti dei Comuni del consorzio AV/2; il medesimo convocava il consiglio comunale per il giorno 23 giugno, alle ore 4.00 in localita' Formicoso; invitava a partecipare alla suddetta seduta tutti i Sindaci della Comunita' Montana Alta Irpinia, il Presidente della stessa, il Presidente della Provincia di Avellino, il Presidente del Consorzio AV/2, i rappresentanti politici provinciali, regionali e nazionali eletti nella Provincia; invitava altresi' tutta la cittadinanza e i cittadini della Comunita' Alta Irpinia ad essere presenti alle ore 4.00 per attuare una protesta contro il carotaggio nella localita' Piano Pero Spaccone-Piano della Guiva; e' appena il caso di ricordare che tre settimane prima aveva rassegnato le dimissioni il sindaco di Ariano Irpino per i problemi derivanti dall'eccesso di rifiuti versati nella discarica del suo comune (Difesa Grande) a causa del mancato avvio, da parte del prefetto di Napoli, dell'opera di realizzazione di altre discariche in provincia di Avellino; alle ore 7.00 di oggi 23 giugno, la polizia incaricata di far eseguire l'ordinanza del prefetto Romano, commissario per le discariche, dopo tre ammonimenti, ha rovesciato il tavolo del consiglio comunale e ha caricato i dimostranti tra i quali i sindaci di Andretta, Caivano, Calitri, Sant'Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi, Bisaccia, Lacedonia e Aquilonia; ci sono stati alcuni feriti, tra cui un bambino, che sono stati ricoverati all'ospedale di Bisaccia; i suddetti sindaci alle ore 10.00 hanno sottoscritto un documento con cui rassegnano le dimissioni dalla carica di primo cittadino -: se il Governo abbia notizia di quanto esposto e soprattutto del comportamento delle forze dell'ordine; se il Ministro dell'interno voglia prendere personalmente l'iniziativa di contribuire a ristabilire un clima positivo e di concertazione tra le diverse istituzioni ponendo fine ad un conflitto molto grave e paralizzante. (2-01222)





 
Cronologia
lunedì 15 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Consiglio europeo riunito a Cardiff, nel Regno Unito, enuncia gli elementi essenziali della strategia dell'Unione europea per proseguire le riforme economiche volte a promuovere crescita, prosperità, occupazione e inserimento sociale, stabilendo orientamenti e calendario dei futuri negoziati di Agenda 2000.

martedì 23 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il gruppo di Rifondazione comunista preannuncia il proprio voto contrario al disegno di legge di ratifica dell'accordo sull'allargamento della NATO, già approvato dal Senato, e all'esame della Camera. Il Presidente del Consiglio Prodi, intervenendo nella discussione, sottolinea il carattere prioritario per il Governo dell'approvazione del provvedimento, e dichiara che dopo il voto, riferirà al Capo dello Stato. Il disegno di legge viene approvato con il voto favorevole dell'UDR, l'astensione di AN e di Forza Italia e il voto contrario di Rifondazione e della Lega Nord. Subito dopo il Presidente del Consiglio incontra il Presidente della Repubblica Scalfaro, il quale lo invita a promuovere una approfondita verifica all'interno della maggioranza.

venerdì 26 giugno
  • Politica, cultura e società
    Il Presidente del Consiglio Prodi e il segretario di Rifondazione comunista Bertinotti si incontrano per affrontare i temi che dividono la maggioranza: la questione del Kosovo, la scuola, il lavoro e il Mezzogiorno, bioetica e famiglia. Alla fine Bertinotti si dichiara deluso, mentre l'Ulivo minaccia la rottura se Rifondazione rifiuterà qualsiasi accordo.