Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03316 presentata da SCANTAMBURLO DINO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19990127
Ai Ministri delle comunicazioni e per la solidarieta' sociale. - Per sapere - premesso che: nei giorni scorsi il presidente e quattro componenti del comitato per l'attuazione del codice televisione-minori, di nomina governativa, hanno rassegnato le dimissioni "vista l'inutilita' di questo codice e del nostro operare", avendo constatato che il comitato si e' trovato ad operare in un clima di "grave difficolta'"; "in questi mesi non e' successo nulla. Spesso i programmi violavano palesemente il codice, ma non si poteva far niente. Le aziende televisive hanno firmato questo impegno, senza poter tenere fede alle promesse fatte". I rappresentanti delle aziende televisive "seguono gli interessi delle proprie emittenti". Cosi' hanno dichiarato alla stampa i dimissionari; il Comitato che vigila sul Codice di autoregolamentazione tv per la tutela dei minori e' stato istituito dal Governo Prodi e il codice e' stato firmato nel novembre 1997 da Rai, Mediaset, Tmc, Federazione radio e tv con il compito di vigilare sulla programmazione soprattutto nella fascia protetta per i bambini (dalle ore 7,00 alle ore 22,30); l'articolo 31 della Costituzione impegna la comunita' nazionale, in tutte le sue articolazioni, a proteggere l'infanzia e la gioventu'; la Convenzione dell'Onu del 1989, divenuta legge dello Stato italiano nel 1991, impone a tutti di collaborare per aiutare il bambino a vivere una vita autonoma e ordinata nella societa' e fa divieto di sottoporlo a interferenze arbitrarie o illegali nella sua privacy e comunque a forme di violenza, danno, abuso mentale, sfruttamento; il codice di autoregolamentazione pertanto, ricorda che "la funzione educativa, che compete innanzitutto alla famiglia, deve essere agevolata dalla televisione, al fine di aiutare i bambini e i ragazzi a conoscere progressivamente la vita e ad affrontarne i problemi... il minore ha diritto ad essere tutelato da trasmissioni televisive che possano nuocere al suo sviluppo psichico e morale, anche se la sua famiglia e' carente sul piano educativo..."; in palese, evidente violazione di detto codice vengono trasmesse sempre piu' di frequente e con intensita' crescente, immagini, sequenze e scene crude e brutali, scene con linguaggi di violenza e di volgarita' ingiustificata, immagini ed inviti a comportamenti trasgressivi, che creano turbamento o forme imitative nel minore, usano in modo gratuito i conflitti familiari come spettacolo, esibiscono minori che sono autori, testimoni o vittime di reati; viene contraddetta e svilita in forma ricorrente e grave la recente affermazione del presidente della Rai, Zaccaria: "La Rai ha creato un testo unico di autodisciplina. Per la tutela dei bambini ci siamo attrezzati da soli: la capacita' di autodisciplinarsi e' la migliore risposta". Nella realta', questo si esaurisce in auspicio e rimane insoddisfatto anche in riferimento a immagini, linguaggi e messaggi negativi tipici di molta pubblicita', o inseriti talvolta perfino nei telegiornali nelle ore di massimo ascolto -: se siano note le precise motivazioni che hanno indotto al grave e preoccupante atto delle dimissioni i rappresentanti suindicati; quali azioni intenda promuovere con sollecitudine per il rispetto da parte dell'azienda televisiva pubblica e da parte delle aziende private, dei diritti dei minori e del codice da esse sottoscritto; quali iniziative efficaci ritenga di intraprendere, che siano atti, come recita il codice, ad elevare la qualita' delle trasmissioni televisive destinate ai bambini, a formare e a sensibilizzare ai problemi dell'infanzia, in forme professionalmente educative, tutte le figure professionali coinvolte nella preparazione dei palinsesti o delle trasmissioni, secondo modalita' ritenute opportune da ciascuna azienda televisiva, a far si' che le aziende si diano strumenti propri di valutazione circa la proiezione in televisione dei film, telefilm, tv movie, fiction, pubblicita' e spettacoli di intrattenimento vario, a tutela del benessere e del corretto e favorevole sviluppo fisico, psicologico, morale e sociale dei bambini e dei ragazzi. (3-03316)