Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03320 presentata da DELMASTRO DELLE VEDOVE SANDRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19990127
Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: grande scalpore e comprensibile stupefazione hanno destato le bizzarre dichiarazioni rese dal senatore Valentino Martelli, sottosegretario agli affari esteri, nel corso della sua recentissima visita ufficiale in Cina; in particolare il senatore Martelli avrebbe disinvoltamente affermato che "in Cina una democrazia occidentale sarebbe una disgrazia"; come se non bastasse, il senatore Martelli, a colloquio ufficiale con i suoi interlocutori cinesi, e disquisendo di diritti umani, in relazione alle recentissime e pesantissime condanne inflitte dai tribunali cinesi a tre esponenti del partito democratico avrebbe dichiarato: "Sono d'accordo con loro (col governo cinese). Tre individui che parlano di democrazia non possono mettere a soqquadro un Paese di un miliardo e 300 milioni di abitanti"; il senatore Martelli, in rappresentanza del governo italiano, ha dunque affermato l'incredibile principio in base al quale coloro che credono nella democrazia e nelle liberta' civili (nel caso di specie tre cittadini cinesi) rischiano di mettere a soqquadro un Paese di oltre un miliardo di persone, con cio' affermando che e' opinione del Governo italiano che colui che pretenda di parlare il linguaggio della democrazia costituisce non gia' una "terapia" per la dittatura, ma una "tossina" destinata a sovvertire l'ordine costituito; appare da una parte inaudito che un sottosegretario si permetta di fare affermazioni di tale genere e dall'altra appare stupefacente che il Ministro per gli affari esteri non abbia provveduto a smentire la ipotizzabile condivisione del Governo rispetto ad idee cosi' palesemente aberranti -: quale sia il pensiero del Governo circa le dichiarazioni rese in Cina dal sottosegretario senatore Valentino Martelli, e quali formali dichiarazioni il Governo intenda effettuare per contenere il danno di immagine cui e' derivato all'Italia dalle sconsiderate parole pronunciate dal precitato sottosegretario di stato nel pieno esercizio delle sue funzioni e dunque rappresentando l'opinione dell'intero Governo. (3-03320)