Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3RI/03953 presentata da PAGLIARINI GIANCARLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19990622
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: secondo quanto riportato a mezzo stampa, ieri l'onorevole Romano Prodi ha testualmente dichiarato che "se l'Italia non cambia in modo radicale, l'Euro, che e' una grande opportunita', puo' diventare la nostra condanna"; gia' nel 1998 l'Italia nella sostanza non ha rispettato il trattato di Maastricht; il Governo ha dichiarato, infatti, che il rapporto deficit/Pil e' stato del 2,7 per cento, ma questo e' successo solo perche' nel 1998 abbiamo pagato e contabilizzato solo 11 mesi di pensioni; questa acrobazia contabile ha fatto risparmiare ai conti del 1998 circa 7.000 miliardi, senza i quali non avremmo rispettato il parametro del trattato di Maastricht; oltre a questo dato, il Governo e' a conoscenza che ce ne sono anche molti altri; il Governo continua a dire che i conti pubblici sono stati risanati, ma anche questa non e' una informazione corretta ed onesta, perche' il cosiddetto "risanamento" e' stato ottenuto per circa il 67 per cento con l'aumento della pressione fiscale, per il 30 per cento grazie alla diminuzione dei tassi di interesse, che sono diminuiti in tutto il mondo e quindi sono diminuiti anche da noi, e per il rimanente 3 per cento (al netto delle nuove spese per Banco di Napoli, Sicilcassa, Giubileo, eccetera), con il taglio di trasferimenti ai comuni e agli enti locali; il Governo continua a dire che la pressione fiscale sta diminuendo e che e' in linea con quella degli altri Paesi membri dell'Unione europea: anche questa e' una dichiarazione mistificante; la nostra pressione fiscale ufficiale, infatti, e' di circa il 44 per cento, formalmente in linea col resto d'Europa, ma nel 100, che e' il Pil, l'Istat ha inserito anche la stima del nero e dell'economia sommersa, che dopo la Grecia e' la piu' alta dell'Unione europea; questo significa che quelli che in Italia pagano le tasse di fatto sopportano una pressione fiscale ben superiore alla media europea, con le conseguenze sul mercato interno, sugli investimenti e sulla competitivita' delle nostre imprese che sono sotto gli occhi di tutti; la conseguenza di tutto questo e' che da 3 anni l'Italia e' sempre l'ultima nella classifica dell'incremento del Pil, vale a dire della ricchezza, dei 15 Paesi membri dell'Unione europea; nel 1998, nel penultimo Stato dopo di noi, in Danimarca, la ricchezza e' aumentata del 2,4 per cento vale a dire del 71 per cento piu' che da noi -: cosa intenda fare il Governo per evitare questa condanna, questa fosca ma assolutamente ragionevole previsione sulla quale la Lega Nord per l'Indipendenza della Padania sta cercando da anni di richiamare l'attenzione dei Governi e del Parlamento. (3-03953)