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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/25187 presentata da SESTINI GRAZIA (FORZA ITALIA) in data 19990728

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri del commercio con l'estero, per le politiche agricole e dell'industria, commercio e artigianato con incarico per il turismo. - Per sapere - premesso che: si e' appreso dagli organi di stampa del provvedimento con cui l'amministrazione americana limitera', a partire da giovedi' 29 luglio 1999, con l'imposizione di una grave tassa di importazione (in alcuni casi del 100 per cento del valore del prodotto) in Usa di prodotti alimentari tipici, europei in generale ed italiani in particolare (tartufi-pomodori-prosciutti); si e' appresa, altresi', la preoccupazione delle categorie economiche interessate (agroindustria e tutte le filiere alimentari: allevatori - trasformatori di prodotti agricoli e tipici) -: quali misure intendano adottare, e quali interventi abbiano gia' adottato, anche di concerto con gli altri partners europei, nei confronti del Governo americano, tenendo conto del grave danno economico che questo provvedimento causa alla nostra economia. (4-25187)

Con riferimento all'interrogazione parlamentare indicata si risponde su delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base degli elementi forniti a questo ufficio dalla Direzione Generale per la Politica commerciale e per la gestione del regime degli scambi. In via preliminare si osserva che la controversia e' originata dalla contestazione, da parte degli Stati Uniti, sulla legislazione comunitaria, che vieta la somministrazione di ormoni nell'allevamento dei bovini e conseguentemente la produzione e la commercializzazione (sia all'interno della Comunita' che all'importazione da Paesi terzi) di carni di animali trattati con ormoni. La procedura di regolamento delle controversie del World Trade Organization espletata prima da un gruppo di esperti e successivamente dall'Organo di appello, si e' conclusa con la condanna della legislazione europea, che e' stata dichiarata incompatibile - perche' non giustificata su base scientifica - con l'Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie firmato al termine del negoziato dell'Uruguay Round. Dopo aver ottenuto la necessaria autorizzazione dal competente Organo del WTO, a partire dal 29 luglio 1999 gli Stati Uniti applicano misure "di ritorsione" (in termini tecnici "ritiri compensativi") su una serie di prodotti di origine comunitaria, per un valore complessivo di 116, 8 milioni di dollari. I prodotti italiani oggetto di tali misure sono: pomodori in scatola (esportazioni 1998 = 21,2 milioni di dollari); tartufi (3,4 milioni di dollari); pane e prodotti tostati (2,9 milioni di dollari); succhi di frutta (1,7 milioni di dollari); cipolle, succedanei del caffe' e mostarda. Il volume complessivo delle esportazioni colpite dalla misure americane ammonta a 29,6 milioni di dollari (secondo i dati del 1998), cioe' oltre il 25 per cento del totale comunitario (sulla media del triennio 1996/98 il totale e di circa il 21 per cento). La Comunita' aveva ottenuto un periodo di quindici mesi (scaduto il 13 maggio scorso) per conformare la sua legislazione alle conclusione degli organi di Ginevra, ma alla scadenza di tale termine non si e' ritenuto possibile apportare modifiche al divieto di produrre e importare carni di animali trattate con ormoni, persistendo seri dubbi in ambito europeo sui rischi per la salute umana, derivanti dalla consumazione di questo tipo di carni. Al riguardo un rapporto preliminare degli studi, fatti eseguire dalla Commissione Europea, ha confermato la fondatezza di tali rischi. Entro la fine del 1999 si dovrebbero avere i risultati finali di tali studi. Una soluzione amichevole della controversia, basata su uno schema di etichettatura sui prodotti, che lasciava al consumatore, messo al corrente dei rischi per la sua salute, la liberta' di scelta o meno del prodotto, non e' andata a buon fine. Il negoziato con gli USA si e' quindi concentrato sulla ipotesi alternativa delle compensazioni, che l'Unione Europea si e' dichiarata disponibile ad offrire, nella impossibilita' di modificare la sua legislazione. Anche questa trattativa non ha avuto buon esito in quanto la controparte USA si e' dichiarata disponibile solo a condizione di un impegno europeo ad eliminare a termine il divieto, considerando inadeguata una compensazione che non fosse direttamente a beneficio dei suoi produttori di carne (che peraltro e' impossibile per l'esistenza del divieto). Si e' quindi di fronte ad una situazione in cui si scontrano interessi commerciali americani - dichiarati legittimi a livello internazionale sulla base della interpretazione delle norme esistenti ed avvenuta secondo modalita' convenute in ambito WTO - e l'interesse a proteggere la salute umana, fatto valere da parte europea. Da parte italiana si e' intervenuti - sia attraverso l'istanza comunitaria, sia direttamente, a piu' riprese ed a tutti i livelli, presso le autorita' USA - per tentare di trovare una soluzione reciprocamente soddisfacente, che impedisse la penalizzazione dei nostri operatori economici, a causa di una vicenda estranea alle loro responsabilita' e possibilita' di intervento. Si continuera' sulla strada delle trattative, tenendo presente la necessita' sia di tutelare la salute del consumatore sia di rispettare gli impegni sottoscritti a livello internazionale. Il Sottosegretario di Stato per il commercio con l'estero: Antonio Cabras.



 
Cronologia
martedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di modificazione degli articoli 126, 126-bis, 126-ter e 127-ter del Regolamento, riguardanti la Commissione politiche dell'Unione europea, l'esame del disegno di legge comunitaria e della relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea (Doc. II, n. 42).

martedì 17 agosto
  • Politica, cultura e società
    Dalla fusione fra Banca Intesa e Comit nasce la più grande banca italiana.