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Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: la recente direttiva ministeriale relativa ai controlli fiscali sulle scuole private ha fissato criteri tali da rendere il provvedimento un autentico atto vessatorio nei confronti di questa particolare categoria di attivita' a contenuto prevalentemente educativo e culturale; e' previsto, tra l'altro, che in questa attivita' di controllo possa essere largamente utilizzata anche la documentazione extracontabile come agende, appunti, corrispondenza, brogliacci e che debbono essere vagliate con particolare attenzione le attivita' legate ai servizi secondari offerti dalle scuole private; un'attivita' di indagine cosi' meticolosa non viene generalmente prevista neanche per tutti gli altri tipi di attivita' commerciali; le scuole private rappresentano senz'altro un settore peculiare nell'ambito delle attivita' commerciali in quanto prevale il contenuto culturale ed educativo; questa direttiva ministeriale evidentemente persecutoria, allontana nei fatti l'obiettivo della parita' scolastica -: se non ritenga indispensabile rapportare le modalita' di effettuazione dei controlli fiscali presso le scuole private a criteri piu' equilibrati eliminando metodi vessatori e non necessari ad individuare materia imponibile. (3-04502)