Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28065 presentata da GALDELLI PRIMO (COMUNISTA) in data 20000127
Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: e' stato bandito il concorso di merito per prove e titoli - previsto dal Contratto nazionale scuola - in favore dei docenti che, con dieci anni almeno di ruolo, prevede maggiorazioni stipendiali (6 milioni di lire lorde annue) connesse allo sviluppo della professionalita'; l'indizione di tale concorso e' l'ennesimo tassello di un processo riformatore che, attraverso la legislazione e la contrattazione, ha coinvolto da qualche anno e sta ancora investendo, in modo sistematico, l'universo scolastico e che si realizza tra molteplici contraddizioni; desta inoltre notevoli perplessita' per i valori cui si ispira, per i modi in cui si sviluppa, per i modelli e le formule che adotta; a giudizio di molti docenti il nuovo istituto retributivo rischia di essere superficiale (quali requisiti devono, infatti, possedere i commissari preposti alla verifica della professionalita' non e' dato sapere), incoerente (perche' riconosce, di fatto, un premio ad personam per pochi eletti, dopo che nell'ultimo decennio e' stato tanto esaltato il lavoro in comune), iniquo (perche' con la probabilita' che, data la quota del 20 per cento a parita' di punteggio - e quindi di saperi - si possa risultare perdenti o vincenti, a seconda degli ordini e delle aree), divide i lavoratori (discriminando coloro che non hanno dieci anni di servizio, diffondendo in alcuni autoreferenzialita', in altri demotivazione e frustrazione, omologando tutti, dopo il concorso, come insegnanti di serie A e B e disarticola la funzione docente (generando disparita' notevoli di trattamento salariale, a parita' di lavoro svolto, contrarie alla Costituzione) -: se non ritenga opportuno intervenire al fine di rimuovere le lacune che, evidentemente, tale concorso contiene e se non ritenga altresi' opportuno adottare gli strumenti necessari per evitare di frantumare il principio della collegialita', esasperando una valenza individualistica delle competenze, acuendo i dissidi gia' insorti in sede di attribuzione delle funzioni-obiettivo, provocando perniciose competizioni a causa del contingente limitato e degli incrementi stipendiali non cosi' modesti. (4-28065)