Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28072 presentata da DEL BARONE GIUSEPPE (MISTO) in data 20000127
Ai Ministri della sanita', dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica e per gli affari sociali. - Per sapere - premesso che: l'acquisizione dell'ospedale San Raffaele di Roma avverrebbe a mezzo accollo di un rilevante indebitamento - circa 300 miliardi - cumulato con un importante gruppo bancario; non e' dato sapere quali siano le garanzie e le risultanze di conto economico dell'accollo dei debiti, in quanto il gruppo acquirente e' proprietario di alcuni cespiti immobiliari, trattandosi di gruppo titolare soltanto di gestione di case di cura di senescenza; si hanno dei timori sui doverosi accertamenti circa i 'contorni' di questa presunta ma conclamata operazione di acquisto con puro e semplice trasferimento di indebitamento bancario e peraltro di assai rilevante importo, circa 300 miliardi come gia' detto; una sanita' finanziariamente, a dir poco disastrata, quale quella della Regione Lazio, con un piano sanitario che comunque indica posti letto attualmente in sovrabbondanza - soprattutto in alcune aree della Capitale - difficilmente possa accreditare altri 280 posti letto 'acuzie' cosi' come richiesto dal gruppo acquirente pressoche' per tutte le specializzazioni mediche, presso il S. Raffaele di Roma; le disposizioni di legge vigenti non consentono di trasformare in acuzie - ovvero trasformare e poi trasferire - posti letto di senescenza e geriatria riabilitativa cosi' destinati e territorialmente collocati in aree dove evidentemente necessitano, quali il Central Hospital di Cassino e Villa Letizia dei Castelli Romani (Velletri) privandone quella territorialita' e destinandoli in Roma presso il San Raffaele; non e' ammissibile il conseguente maggiore onere finanziario dinanzi alla incredibile e tuttora non risolta problematica del completamento del Policlinico Universitario Tor Vergata e della ristrutturazione del Policlinico Universitario Umberto I; non esistono fondi e stanziamenti per la copertura di questo surplus in posti letto acuzie, in aggiunta alla gia' abnorme spesa sanitaria del Lazio; non potendo provvedere le finanze della Regione Lazio, verranno richiesti interventi straordinari al ministero della sanita' o al ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, e non si capisce con quali motivazioni potranno essere, in ipotesi, giustificati -: come possa il ministero della sanita' in alternativa al trasferimento di posti letto da residenza sanitaria esistente in provincia di Frosinone e provincia di Roma, provvedere, come avrebbe assicurato l'assessore alla sanita' della regione della regione Lazio onorevole Casentino, all'accreditamento sia pur provvisorio, di 300 posti letto per acuzie, aggiuntivi a quelli gia' esistenti in Roma, quando il piano sanitario regionale, appena presentato dallo stesso assessore, ha evidenziato 5.000 (cinquemila) posti letto in eccedenza a Roma e nel Lazio; come si possa, per questo accreditamento finanziario, ipotizzarsi lo 'screditamento' di 300 posti letto dall'ospedale S. Camillo dove sono in corso lavori di ristrutturazione, con un investimento di denaro pubblico di ben 280 miliardi di lire; se corrisponda a verita' che lo stesso gruppo acquirente sia titolare del 25 per cento del capitale sociale della societa' editrice del quotidiano l'Unita', notoriamente organo politico dei Ds. (4-28072)