Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28082 presentata da NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000127
Ai Ministri dell'ambiente, della sanita' e della giustizia. - Per sapere - premesso che: sin dal settembre del 1998, con la presentazione dell'atto ispettivo n. 4-19588, l'interrogante ha provveduto a denunziare la gravita' della situazione, altamente inquinante, venutasi a creare nel popoloso quartiere Tre Palmenti, nei pressi dell'area portuale del comune di Gioia Tauro (Reggio Calabria) grazie alla presenza di un depuratore che, avviato dal settembre 1995, ha sempre evidenziato gravi carenze nel funzionamento; sul cattivo funzionamento del depuratore di Gioia Tauro e' stata avviata anche un'indagine da parte della procura della Repubblica di Palmi; nel frattempo l'A.S.I. ha scelto di usare il suolo adiacente a quello dell'attuale depuratore di Tre Palmenti (Reggio Calabria) per crearne un ampliamento e per servire ben diciotto comuni, per una popolazione superiore ai centomila abitanti; per la costruzione del mega-depuratore occorrerebbe iniziare un'adeguata indagine, anche di natura giudiziaria, considerato che sono gia' stati avviati, in modo del tutto anomalo, i lavori a cura di un consorzio di imprese che ha vinto l'appalto della prima tranche del progetto pari a circa ottanta miliardi; risulta, infatti, che mancano le distanze previste dalle leggi italiane e comunitarie del progettato impianto, che sorge nel tessuto urbano della citta', con le abitazioni sparse nel territorio circostante all'impianto stesso nonche' con le caserme dei carabinieri, della polizia di Stato, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco operanti all'interno del porto di Gioia Tauro; e' iniziato l'abbattimento di centinaia di alberi secolari senza l'autorizzazione ministeriale di valutazione dell'impatto ambientale, considerato il fatto che il mega-depuratore dovra' servire una popolazione superiore ai centomila abitanti; i piani regolatori dell'A.S.I. e comunale appaiono in netta contraddizione per quanto riguarda la destinazione urbanistica dell'area interessata alla costruzione del mega-depuratore; sembra, per altro, che nel frattempo non sia stato effettuato, nell'impianto esistente, il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico per i batteri patogeni presenti nelle feci e che, secondo un recente studio di ricercatori inglesi, tendono ad espandersi nell'atmosfera circostante procurando danni alla salute dei cittadini; a tal fine e' mancato il parere dell'ufficiale sanitario fino al giorno in cui si e' svolta la conferenza dei servizi del 29 novembre 1999, indetta per il potenziamento dell'impianto di depurazione dell'agglomerato industriale di Gioia Tauro, Rosarno e S. Ferdinando; sembrerebbe, persino, che non siano state attuate alcune prescrizioni deliberate dalla stessa conferenza dei servizi, di cui al precedente punto; appare inconcepibile, all'interrogante come l'A.S.I., proprietaria di centinaia di ettari nell'area industriale, non abbia inteso localizzare il nuovo impianto in suoli gia' da molto tempo acquisiti e lontani dal centro abitato ed abbia invece fatto ricorso ad ulteriori espropri, privando la citta' di uno dei pochi polmoni verdi rimasti; a Gioia Tauro, citta' purtroppo ad alta densita' mafiosa, si sta per arrecare un ulteriore danno con gravi riflessi sul piano sanitario, ecologico ed ambientale -: se non ritengano necessario ed urgente avviare adeguate indagini amministrative ed interventi utili a salvaguardare la salute dei cittadini, nonche' l'aspetto ecologico ed ambientale del territorio. (4-28082)