Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28124 presentata da SESTINI GRAZIA (FORZA ITALIA) in data 20000201
Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: visto il progetto di ristrutturazione in atto del settore tabacchi passato dalla gestione dei Monopoli di Stato all'Ente tabacchi italiani; nel quadro di detto progetto e' prevista la chiusura dell'agenzia coltivatori tabacchi di San Sepolcro; nel territorio della Valtiberina aretina si produce un tabacco di altissima qualita' frutto di una lunga tradizione e professionalita' del settore che tra l'altro sta conoscendo una forte ripresa e che da' lavoro a diverse decine di dipendenti tra stabili e regionali -: se e quali strumenti il Ministro intenda adottare per la salvaguardia di un cosi' importante comparto produttivo ed occupazionale. (4-28124)
In merito alla problematica sollevata dall'interrogante va, preliminarmente, ricordato che il Piano di ristrutturazione dell'ETI, i cui obiettivi e linee guida sono stati approvati all'unanimita' dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente (i componenti del quale sono stati nominati con Decreto Interministeriale del 23 dicembre 1998) nella seduta del 4 ottobre 1999, e' finalizzato ad allineare l'Azienda ai livelli di produttivita' e redditivita' dei principali competitori presenti nello scenario europeo, attraverso una incisiva razionalizzazione vuoi delle strutture di produzione che di quelle della distribuzione. Il Piano cosi' delineato individua un'impresa che nella sua situazione a regime risultera' fondata sulle attivita' 'core' dei prodotti da fumo e della distribuzione, con indicatori di produttivita' e di redditivita' concorrenziali e sostenibili nel tempo tali da soddisfare le attese del mercato e dei portatori d'interesse, nonche' a garantire stabili livelli di occupazione. Per quanto riguarda, in particolare, l'identificazione dei siti produttivi in cui concentrare e razionalizzare la produzione di tabacco lavorato e di sigari, l'ETI ha adottato una griglia comparativa di criteri oggettivi di valutazione aventi riguardo - fra l'altro - alla loro ubicazione geografica, alle effettive potenzialita' produttive ed alla logistica dei collegamenti infrastrutturali. Tutto questo nell'ambito dei volumi produttivi che l'ETI e' ragionevolmente in grado di collocare sul mercato dopo un fin troppo lungo periodo di crisi a cui il nuovo assetto deve porre rimedio, creando le condizioni per il rilancio di un polo produttivo nazionale. La prima proposta di piano e' stata sottoposta al vaglio delle organizzazioni sindacali, a cui e' seguito un esame dettagliato dei problemi. Sulla base di questo confronto l'ETI, cercando di tenere conto delle osservazioni raccolte, ha avanzato una seconda e piu' aggiornata proposta di piano che ritiene comunque rispondere al criterio di economicita' e redditivita' della futura ETI S.p.a e quindi in grado di dare le necessarie garanzie per il futuro dell'azienda come deriva dal mandato ricevuto dal Governo. Il confronto con i sindacati e' proseguito e sembra essere ormai in fase conclusiva e il Ministero ha avviato, in rapporto a questo, tutte le iniziative necessarie per avere un quadro definitivo di utile ricollocazione di tutto il personale che l'ETI non utilizzera'. A tal fine, si precisa che tutto il personale in esubero, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 283/98, istitutivo dell'ETI, non subira' alcun depauperamento della propria posizione lavorativa, tenuto conto che ha diritto di essere riammesso, anche nei sette anni successivi alla data di trasformazione dell'Ente in societa' per azioni, nei ruoli dell'Amministrazione finanziaria e in quelli di altre pubbliche Amministrazioni. A questo vanno aggiunte le iniziative di valorizzazione dei siti dismessi al fine di creare nuova occupazione nelle localita' coinvolte. A questo e' finalizzato il protocollo di accordo raggiunto tra l'ETI e Sviluppo Italia. Fermo restando che non e' compito del Governo entrare nel merito delle singole scelte del piano industriale comprese le localizzazioni, che sono competenza dell'ETI, va sottolineato che gli esiti che si vanno delineando sono il frutto di una trattativa nazionale complessiva con i sindacati. L'ETI in sede di conclusione di questa fase dovra' rispondere al Governo in relazione all'adempimento del mandato che ha ricevuto di dare vita ad un'azienda produttiva ed efficiente, in grado di stare sul mercato. In particolare, per quanto attiene l'Agenzia Coltivatori Tabacchi di San Sepolcro, il piano di ristrutturazione dell'ETI prevede il passaggio dell'attivita' premanifatturiera alla societa' partecipata ATI S.p.a. previa razionalizzazione delle strutture industriali interessate. In tale contesto e' previsto che il tabacco greggio, attualmente prodotto nella Valtiberina per essere utilizzato anche nelle Agenzie di prima trasformazione dell'ETI, sara' acquistato dall'ATI S.p.a. e lavorato presso lo stabilimento di Foiano della Chiana, situato anch'esso nella provincia di Arezzo come lo stabilimento di San Sepolcro. Deve ritenersi che la concentrazione e lo sviluppo delle attivita' di lavorazione premanifatturiera presso l'Agenzia di Foiano della Chiana, unitamente alla circostanza che il tabacco Kentucky prodotto nella Valtiberina riveste importanza fondamentale per la fabbricazione dei sigari toscani dell'ETI, costituiscono aspetti qualificanti per la salvaguardia del comparto produttivo tabacchicolo della zona, soprattutto per quanto attiene alla varieta' Kenticky. Il Ministro delle finanze: Ottaviano Del Turco.