Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07396 presentata da ROSSI ORESTE (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 20000217
Al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che: a seguito della riforma della politica agricola comunitaria del maggio 1992, l'organizzazione comune di mercato dei seminativi ha il suo principale strumento operativo nella concessione di un aiuto ad ettaro erogato ai produttori previa presentazione di una domanda, contenente una dichiarazione di coltivazione delle superfici per le quali e' richiesto il contributo; negli anni compresi tra le campagne di commercializzazione 1993-94 e 1998-99 si e' assistito ad un continuo aumento delle richieste di aiuti, e quindi delle superfici dichiarate, al punto che, in piu' di una circostanza, e' stata superata la superficie massima garantita assegnata dall'Unione europea (Ue) all'Italia, con le relative conseguenze, in termini di sanzioni irrogate dalla stessa (Ue), sotto forma di riduzioni degli aiuti comunitari; in molti casi, l'aumento delle superfici dichiarate, cui si riferisce al punto precedente, non ha trovato riscontro in un effettivo incremento delle coltivazioni, ma e' stato l'espediente per avere indebito accesso alla concessione degli aiuti comunitari; complice la sostanziale assenza di controlli, la presentazione di 'domande fantasma', inoltrate all'unico scopo di ottenere gli aiuti comunitari e' divenuta pratica comune soprattutto nelle regioni meridionali, ove il sistema delle truffe agricole a danno della UE costituisce un rilevante giro d'affari (circa 400 miliardi l'anno) che, come risulta da diversi rapporti sull'attivita' delle forze dell'ordine presentati presso le competenti Commissioni parlamentari, e' interamente gestito dalla malavita organizzata; a partire dallo scorso anno sono state intensificate le attivita' di controllo, da parte dell'Aima, e cio', secondo alcuni, sarebbe la principale causa della riduzione delle richieste di aiuto registrata, per la prima volta, nella campagna 1999-2000; il metodo piu' semplice ed efficace per effettuare i controlli consiste nel confrontare l'entita' delle superfici dichiarate dai produttori e cio' che risulta dalle misurazioni effettuate attraverso il rilevamento satellitare; dall'esame di dati Aima trasmessi nel 1997, ossia relativi a periodi precedenti l'intensificazione delle attivita' di controllo da parte della stessa Aima, emergeva una evidente concentrazione di false dichiarazioni nelle regioni meridionali, come era possibile evincere dall'osservazione, a livello provinciale, della percentuale di scostamento tra l'estensione delle superfici dichiarate dai produttori e quelle misurate dal satellite che, a titolo d'esempio, risultava del 3 per cento ad Ancona, dell'8 per cento a Bologna, del 9 per cento a Brescia, del 2 per cento a Mantova e a Rovigo, del 7 per cento a Parma, contro il 27 per cento di Caserta, il 20 per cento di Crotone, il 34 per cento di Reggio Calabria, il 22 per cento di Taranto, il 26 per cento di Catania, il 31 per cento di Agrigento e il 28 per cento di Palermo; nonostante l'esistenza di evidenti riscontri oggettivi circa la concentrazione geografica delle false dichiarazioni di coltivazione risulta che la recente intensificazione delle attivita' di controllo da parte dell'Aima abbia interessato, prevalentemente, alcune province del nord, tra le quali Alessandria, in Piemonte, e Treviso, in Veneto; l'interrogante ha gia' presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere informazioni relativamente alle decisioni di effettuare controlli a tappeto proprio nelle province italiane ove si sono riscontrati meno abusi; relativamente alla provincia di Alessandria nel periodo in cui vengono effettuati i controlli e' stata sospesa l'erogazione dei contributi - anzi per precisione ad alcuni coltivatori e' stato riconosciuto il finanziamento Aima-Pac, ad altri una minima percentuale, alla maggioranza nulla; agli agricoltori controllati e trovati in discordanza e' stata inviata convocazione presso un ufficio sito in Alessandria dove dovranno discutere ogni singola rilevazione; dato che le pratiche sotto controllo, relativamente alla provincia di Alessandria sono oltre 5.000, si prevedono tempi lunghi per la definizione delle stesse; gli agricoltori si trovano quindi nella condizione di non poter ricevere finanziamenti (oppure di riceverne in minima parte) per un tempo eccessivamente lungo; in un periodo di forte crisi del settore agricolo dove il rapporto ricavi costi e' sempre piu' a favore dei costi, molte imprese agricole si sono trovate indebitate e non potendo ricevere quanto di loro spettanza corrono il rischio di vedersi chiudere le linee di finanziamento con conseguente gravissimo danno per l'azienda -: se intenda intervenire affinche' l'Aima provveda a stanziare un congruo acconto a tutte le imprese agricole interessate e ad effettuare il saldo al termine dei controlli, eventualmente rifacendosi della parte non dovuta nella successiva annata agraria. (5-07396)