Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07529 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 20000314
Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: il recente riordino dell'Enea, attuato con il decreto legislativo n. 36 del 1999, ha inteso promuovere la ridefinizione delle missioni istituzionali dell'Ente anche attraverso la ristrutturazione organizzativa dell'Enea; la riorganizzazione dell'Ente e' stata ispirata ad una chiara ridefinizione delle funzioni e dei compiti assegnati ai diversi organi dell'Ente come premessa per favorire il pieno rilancio della missione istituzionale affidata all'Enea stesso; la chiara distinzione di responsabilita' in ordine alle funzioni di indirizzo politico da un lato e di organizzazione e gestione interna dall'altro, costituiscono le premesse volute dal legislatore per assicurare l'efficacia dei risultati e il raggiungimento degli obiettivi programmati; la rinnovata composizione del Consiglio di amministrazione e' intesa ad assicurare la piena rispondenza all'indirizzo politico perseguito dal Governo nella sua collegialita' anche attraverso il coinvolgimento delle diverse realta' regionali; tale indirizzo politico unitario appare fortemente messo in crisi da azioni e comportamenti posti in essere da un singolo componente del Consiglio di amministrazione dell'Ente, designato dalla Conferenza unificata di cui al DLGS n. 281/97, che di fatto ha assunto in proprio un ruolo esorbitante dalle responsabilita' a lui affidate dalla legge; sono ormai numerosi, dall'insediamento del Consiglio di amministrazione in data 3 luglio 1999, gli atti rivolti ai piu' diversi soggetti sia interni che esterni all'Ente posti in essere dal consigliere professor Paolo Togni - gia' membro del precedente Consiglio di amministrazione dell'Ente - totalmente privi di fondamento e lesivi dell'altrui reputazione; in particolare il professor Togni, con atti formali: ha accusato il Collegio dei revisori, nella seduta del Consiglio di amministrazione del 5-6 agosto 1999 di essersi piegato ad essere strumento della faida interna; il Collegio stesso ha poi contestato la distorsione delle affermazioni attribuitegli dal consigliere riservandosi l'adozione di opportune iniziative ed investendo della questione il Presidente dell'Ente, professor Carlo Rubbia, il quale e' intervenuto scusandosi dell'accaduto; ha accusato il MICA di occuparsi di questioni che non gli competerebbero, sostenendo tra l'altro che lo stesso MICA avrebbe perso col decreto n. 36 del 1999 la vigilanza sull'Ente, provocando la replica del Direttore Generale del ministero ad accuse immotivate ed infondate e costringendo il prof. Rubbia ad intervenire nuovamente per scusarsi dell'accaduto; ha accusato la Camera dei Deputati, sostenendo che gli uffici avrebbero fatto sparire per alcuni giorni l'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Savelli per poi pubblicarla in un testo falso: l'accusa e' stata prontamente respinta dallo stesso Presidente della Camera, il quale ha ritenuto di dover fare oggetto della questione una lettera indirizzata al Presidente Rubbia, commentata dal professor Togni con insulti verbalizzati contro il Presidente della Camera; ha accusato il Presidente, professor Rubbia, di reticenza per le dichiarazioni rese il 16 febbraio 2000 nel corso di una audizione in Parlamento presso la Commissione per l'attuazione della riforma amministrativa; ha accusato un altro consigliere Enea, la dottoressa Loredana Ligabue, nel corso di un recente Consiglio di amministrazione, per gravi problemi di compatibilita' che risultano del tutto infondati, in relazione alla vicenda CODIF; ha accusato il direttore generale, dottor Renato Strada, in diversi interventi, in merito alla gestione dell'Ente; accuse rivelatesi ogni volta prive del benche' minimo fondamento - tanto da far sospettare un vero e proprio intento persecutorio -, successivamente ritrattate a fronte della documentazione immediatamente esibita e censurate ancora una volta dal Presidente Rubbia, intervenuto a monito degli eccessi verbali del consigliere Togni; ha inoltre inviato alla Corte dei conti una lettera-esposto contro una deliberazione del Consiglio di amministrazione sulla cui correttezza il consiglio aveva acquisito anche il parere positivo del professor Cassese e sulla cui validita' si era espresso anche il Collegio dei revisori; ha anche assunto in una serie di manifestazioni pubbliche posizioni personali lesive della collegialita' dell'organo di cui fa parte; al riguardo si possono ricordare quelle contro un consigliere Enea durante una seduta del Consiglio di amministrazione alla presenza di molti ricercatori; quelle contro il Presidente Rubbia nel corso di un'assemblea pubblica con il personale; quelle contro le delibere del Consiglio di amministrazione, ancora una volta durante un'assemblea pubblica con il personale; ha recentemente tenuto nei locali Enea con il personale Enea e su vicende Enea una riunione pubblica indetta da un partito politico in palese violazione dei comportamenti di un amministratore pubblico con mandato istituzionale e non politico; in piu' riunioni del Consiglio di amministrazione il professor Togni afferma di reperire informazioni e documenti attraverso canali anomali e in contrasto con il regolamento interno appositamente approvato; chiede ai Direttori di centro di affiggere sue lettere critiche nei confronti dell'operato del Consiglio di amministrazione e del Direttore generale; con carta intestata di consigliere Enea riprende e minaccia un Direttore di centro dell'Enea per alcune sue dichiarazioni rilasciate su un giornale locale e contemporaneamente invia alla stampa la sua reprimenda; il professor Togni, consigliere di amministrazione CODIF su designazione Enea, ha posto in essere atti tali da indurre il Consiglio di amministrazione della societa' consortile CODIF a stigmatizzarne pubblicamente il suo comportamento qualificato come 'dannoso' all'immagine della Societa'; appare chiara l'azione politica del professor Togni, che in piu' occasioni dichiara di rappresentare la minoranza o l'opposizione -: se le azioni ed i comportamenti posti in essere dal professor Togni risultino compatibili con il ruolo assegnatogli dalla normativa vigente; se non ritenga che con il suo comportamento il consigliere Togni stia provocando un danno di immagine e di sostanza all'Enea ed al gia' difficile processo di riforma dell'Ente; come intenda intervenire, nel suo ruolo di ministro vigilante, a fronte del ripetuto travalicamento delle proprie competenze da parte del consigliere Togni; se non ritenga di investire della questione la stessa Conferenza unificata. (5-07529)