Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3RI/05365 presentata da MANZIONE ROBERTO (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA) in data 20000321
Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: con l'articolo 3, comma 2, della legge 30 luglio 1973, n. 477, nel disciplinare il riordino dei ruoli del personale della scuola, venne espressamente ribadita la necessita' di salvaguardare 'il rapporto attualmente esistente fra i parametri del personale docente laureato della scuola secondaria e quello degli assistenti e professori universitari'; nel contratto del comparto scuola per il triennio 1988-1990, all'articolo 3, comma 11, venne precisato che i nuovi stipendi di cui al contratto medesimo rappresentavano l'avvio del 'ripristino' del rapporto, da definire contrattualmente nel triennio 1991/1993, fra i livelli retributivi del personale dell'area docente e i livelli retributivi previsti per i docenti universitari, con cio' esplicitamente ammettendo che il suddetto rapporto era venuto a mancare; dal 1988 ad oggi detto rapporto si e' ulteriormente deteriorato, per effetto non solo del Patto sul costo del lavoro del luglio 1993, che di fatto ha particolarmente penalizzato gli operatori della scuola, ma anche in seguito alla eliminazione degli automatismi (scatti biennali) che determinano la carriera del personale scolastico; nel frattempo, sono intervenute numerose leggi finanziarie che hanno operato notevoli tagli alla spesa per l'istruzione, mediante riduzioni di organici, soppressioni di scuole, eccetera; gli stessi tagli hanno comportato nella finanziaria del 1998 una minore spesa corrispondente ad una riduzione del 3 per cento del personale, cui si e' aggiunta una ulteriore riduzione dell'1 per cento nella finanziaria del 2000; ritenuta la necessita' di dare finalmente attuazione al principio, legislativamente sancito, del 'ripristino' del rapporto retributivo tra il personale della scuola e quello dell'universita'; ritenuta l'esigenza di reinvestire nella scuola i risparmi effettuati dalle leggi finanziarie; ritenuto che, attualmente per la copertura del contratto vigente, risultano stanziati 1.280 miliardi destinati, a decorrere dal 1^ gennaio 2001, alla assegnazione a 150 mila unita' di un premio annuo lordo di lire 6.000.000, previo l'espletamento di procedure che la scuola ha rifiutato e che il Ministro si e' impegnato a rivedere -: se non ritenga opportuno realizzare la valorizzazione della funzione docente del personale scolastico mediante la destinazione di una notevole consistenza dei riferiti 1.280 miliardi all'innalzamento dei livelli retributivi del personale stesso, onde avviare il cennato 'ripristino' con i trattamenti retributivi dell'Universita', riservando la rimanente somma alla remunerazione del merito professionale e se non ritenga, di conseguenza, di impartire all'Aran le opportune direttive per l'attuazione, nelle sedi contrattuali, di quanto sopra. (3-05365)