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Ai Ministri per i beni e le attivita' culturali e delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che: sulle diciotto squadre impegnate nel campionato di calcio di serie A, solo sette hanno uno spazio adeguato nei programmi televisivi sportivi; le altre undici faticano a trovare un ritaglio minimo all'interno delle trasmissioni, pur non mancando certo in Italia programmi dedicati allo sport nazionale; la scarsa visibilita' delle squadre piu' piccole comporta disagi anche per gli sponsor delle stesse: pochi minuti a disposizione per delle aziende che investono miliardi; e' inaccettabile che ad alcune squadre e di conseguenza ai loro sponsor vengano dedicati pochi minuti durante i programmi calcistici e, quasi sempre, come nel caso dell'Hellas Verona F.C., i brevi servizi vengono trasmessi a tarda sera o in orari con pochissimo indice di ascolto; non si deve infatti dimenticare che sono proprio gli sponsor delle squadre 'meno importanti' a contribuire a tenere in piedi il mondo del calcio, e che le squadre di calcio e i loro sponsor sono spesso veicoli di grande promozione per le citta' di provincia rappresentate ad alto livello sportivo; tale disparita' potrebbe essere parzialmente comprensibile in relazione alle televisioni private, per quanto riguarda la RAI sembra ci si sia dimenticati del suo servizio di pubblica utilita'; la disparita' di trattamento tra una squadra e l'altra e' palese ed ingiustificata -: come valuti l'esistenza di profonde disparita' nel trattamento assicurato dai mass-media alle societa' professionistiche; se non ritenga che tali disparita' siano suscettibili di ledere la parita' di condizioni tra societa' e di generare disparita' con riferimento agli 'sponsor' e se consti che vi siano procedimenti al riguardo da parte dell'autorita' per le garanzie nelle comunicazioni; se non ritenga di introdurre misure normative per modificare l'assetto organizzativo del sistema calcistico. (5-07604)