Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07684 presentata da SCANTAMBURLO DINO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 20000418

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: la risoluzione del ministero delle finanze 1^ marzo 1999 n. 35/E stravolge il principio fino allora applicato (articolo 5 comma 3 decreto legislativo n. 504 del 1992), relativamente ai fabbricati posseduti da imprese e classificati nella categoria D, interpretando non piu' valido quel principio in presenza di una attribuzione di rendita originaria, anche se definita su di un fabbricato completamente diverso da quello attuale. Tale interpretazione sta causando istanze di rimborso, anche di notevole entita', da parte dei contribuenti. Quest'ultima situazione e' ancora piu' aggravata in quei casi in cui le valutazioni dell'Ute in sede di attribuzione di rendita si discostano notevolmente dal valore del fabbricato risultante dai libri contabili dell'impresa proprietaria. Cio' puo' provocare in molti comuni una minore entrata del gettito (Ici) in misura fino al 20-30 per cento del gettito complessivo; l'interpretazione incerta e la procedura contraddittoria adottata dal ministero sui rimborsi e sulle liquidazioni dell'Ici relative al 1993 per quei comuni che per l'anno d'imposta 1994 hanno subito una riduzione degli estimi catastali, ha fatto si' che in un primo tempo il ministero abbia rigettato le istanze di rimborso dei contribuenti volte a richiedere l'applicazione degli estimi ridotti fin dal 1993 e invece, successivamente, abbia invitato i comuni a ritirare tutte le istanze di rimborso giacenti presso le direzioni regionali del ministero, per dar corso agli eventuali rimborsi. Cio' ha causato il mancato rispetto della norma Ici che stabilisce che le variazioni intervenute abbiano valore dall'anno successivo, oltre a un probabile trattamento disuguale riservato ai contribuenti; dalla disposizione ministeriale che attribuisce ai comuni l'attivita' di liquidazione e di accertamento dell'Ici relativa all'anno 1993 deriva l'obbligo per i comuni nel caso di rimborsi, di corrisponderli ai contribuenti con proprie risorse, provvedendo poi a chiedere al ministero la rifusione di quanto dovuto. Inoltre, il ministero si riserva di accettare o meno le risultanze dell'istruttoria svolta dai comuni, eventualmente non provvedendo a rimborsare agli stessi comuni quanto per essi fosse ritenuto non dovuto. Questa procedura avviene davvero all'insegna dell'incertezza piena e di una discrezionalita' che puo' creare concreti danni alle risorse comunali; il dettato normativo contenuto nella legge finanziaria per il 2000 (articolo 30 comma 11 legge n. 488 del 1999) non trova ancora un'interpretazione univoca, causando rallentamenti nell'attivita' di liquidazione Ici dei comuni e determinando notevoli incomprensioni con i contribuenti. Anche in questo caso viene stravolto un principio contenuto nelle norme relative all'Ici (articolo 11 comma 1 decreto legislativo n. 504 del 1992) e in particolare quello che in qualche misura evita elusioni d'imposta. Si sanano, di fatto, comportamenti sanzionabili passati, ma anche futuri -: se non ritenga che alcune risoluzioni e pareri ministeriali, come quelli citati, non forniscano interpretazioni delle norme, che appaiono essere in palese contrasto con i principi di trasparenza, autonomia ed efficacia delle pubbliche amministrazioni, in quanto contrastano con i principi di autonomia regolamentare dei comuni e inducono a gravi incertezze di comportamenti sia i contribuenti che i funzionari preposti all'applicazione delle norme tributarie; quali atti urgenti intenda adottare per fornire un'interpretazione delle norme in materia, che sia univoca e definitiva, che non si ponga in contrasto con quanto e' stato finora applicato e che non renda di fatto vanificati o aleatori i bilanci preventivi dei comuni nella parte relativa alla certezza delle entrate, creando un grave pregiudizio alla programmazione delle risorse. (5-07684)





 
Cronologia
lunedì 17 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    A seguito del risultato delle elezioni regionali, in cui la maggioranza di centro-sinistra è sconfitta in nove regioni su quindici il Presidente del consiglio D'Alema rassegna le dimissioni del suo Governo.

giovedì 20 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Ciampi conferisce a Giuliano Amato l'incarico di formare il nuovo Governo.