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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02407 presentata da RAFFALDINI FRANCO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20000511

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della pubblica istruzione, per sapere - premesso che: la giunta regionale della Lombardia nella seduta del 14 febbraio 2000 ha approvato il piano di rete scolastica proposto dal CPO di Mantova; tale piano prevede, fra l'altro, per il comune di Suzzara (Mantova) la creazione di due istituti comprensivi per una popolazione scolastica di circa 1.400 alunni scuola dell'infanzia compresa; quest'ultima scelta comporta lo smembramento della scuola media e della scuola elementare; per quanto riguarda la scuola elementare tale smembramento non produrrebbe conseguenze negative nell'organizzazione della scuola e sull'offerta formativa in quanto un intero plesso di tale scuola (10 classi) viene accorpato alla scuola media 'G. Pascoli'; la scuola media verrebbe smembrata in 2 corsi (6 classi) che formerebbero il primo istituto comprensivo denominato '1' ed in 3 corsi (9 classi) nel secondo Istituto comprensivo denominato '2'; la scuola media di Suzzara sta attuando una sperimentazione globale, inserita dall'IRRSAE Lombardia nel quadro dell'eccellenza; tale sperimentazione e' soggetta a monitoraggio da parte del team della stessa IRRSAE ed e' stata, insieme a quella di altre quattro scuole, oggetto di un convegno tenutosi nel febbraio scorso che ha visto la partecipazione di oltre 300 insegnanti e dirigenti scolastici e gli interventi, fra gli altri, di Luigi Berlinguer, allora Ministro della pubblica istruzione, e del direttore generale delle scuole della Lombardia, dottor De Sanctis; tale smembramento potrebbe compromettere seriamente e irreparabilmente tale progetto di sperimentazione globale; notevole sarebbe il disagio apportato alle famiglie che, tra l'altro, hanno scelto la scuola media 'G. Pascoli' di Suzzara dopo la formulazione di un preciso punto di offerta formativa; esiste un documento dell'amministrazione comunale di Suzzara, accertato da tutto il CPO e adottato dalla conferenza provinciale di Mantova il 12 aprile 2000, nel quale unitamente all'impegno di realizzare in toto le indicazioni di dimensionamento e di riorganizzazione dei due istituti comprensivi, avanzata dalla regione Lombardia per il proprio territorio, si propone di 'soluzione ponte'; tale 'soluzione ponte' prevede una transizione di passaggio di classi all'istituto comprensivo 'n.1' cominciando dalle classi prime, mantenendo nell'istituto 'n.2' le future classi seconde e terze; tale 'soluzione ponte' non sposta i numeri necessari per il dimensionamento previsti dal piano poiche' entrambi gli istituti partirebbero con un numero minimo di 500 alunni attestandosi, alla fine del percorso, sui circa 700 alunni per istituto; tale 'soluzione ponte' consentirebbe di salvaguardare il 'progetto di sperimentazione globale' della scuola 'G. Pascoli' di cui sopra; la qualita' dei progetti, soprattutto quando assumono le caratteristiche di 'progetti pilota', costituisce un fattore decisivo ai fini di una riqualificazione complessiva del nostro sistema formativo a maggior ragione con l'avvio dell'autonomia scolastica -: quali iniziative intenda assumere il ministero, per quanto di sua competenza, al fine di salvaguardare e garantire continuita' ad un progetto di sperimentazione che per la sua altissima qualita' si e' segnalato fra i piu' significativi a livello nazionale. (2-02407)





 
Cronologia
mercoledì 10 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Parlamento in seduta comune elegge, al quinto scrutinio, Bartolo Gallitto membro del Consiglio superiore della magistratura.

domenica 21 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolgono sette referendum abrogativi sul rimborso spese per le consultazioni elettorali e referendarie, sull'abolizione del voto di lista alla Camera, sull'elezione del Consiglio superiore della magistratura, sull'ordinamento giudiziario, sugli incarichi extragiudiziari dei magistrati, sui licenziamenti e sulle trattenute associative e sindacali tramite gli enti previdenziali. Nessun quesito raggiunge il quorum previsto dalla Costituzione: la percentuale dei votanti non supera in nessun caso il 32, 5% degli aventi diritto.