Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07794 presentata da MUZIO ANGELO (COMUNISTA) in data 20000522
Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: in questi giorni l'INPS in Piemonte sta inviando lettere di reiezione della domanda di pensione presentate dalle lavoratrici e dai lavoratori che, avendo maturato una anzianita' di 12 mesi in lavori socialmente utili, avevano presentato l'istanza in base a quanto disposto dall'articolo 12 della legge 468/97; i requisiti richiesti dalla sopracitata legge e ribaditi dalle circolari ministeriali, per poter accedere a questa specifica forma di pensionamento sono: essere 'transitori', aver cioe' maturato 12 mesi di lavori socialmente utili; avere una condizione previdenziale che consenta, nell'arco max di 5 anni di maturare il diritto alla pensione di vecchiaia e anzianita'; tutti/e questi/e lavoratori/e hanno i requisiti di fondo richiesti dalla legge, ma l'Inps rigetta la domanda di pensione poiche' gli stessi hanno svolto lavori socialmente utili o, con chiamata diretta da parte degli Enti Locali (modalita' prevista nella legge 468, articolo 1, comma 2, lettera d) per le persone iscritte alla lista di mobilita' o in Cigs) o con progetti L.S.U. autofinanziati dagli Enti locali proponenti; poiche' tale decisione, non solo non e' condivisibile politicamente, ma determinando una diversita' di trattamento tra lavoratrici/ori che hanno parita' di condizione contrasta con quanto previsto dalla nostra Costituzione. Infatti due lavoratori avviati dai centri per l'impiego in L.S.U. presso lo stesso ente locale, per ricoprire identiche mansioni, per un identico numero di mesi, si troverebbero ad avere due condizioni diverse; le motivazioni addotte dall'Inps sono che questi lavoratori pur essendo 'transitori' e con i requisiti previdenziali richiesti, non possono accedere al pensionamento perche' avviati in L.S.U. con progetti non finanziati con il fondo nazionale per l'occupazione -: quali motivi reali hanno portato a tale decisione; poiche' le motivazioni addotte dall'Inps e sopra riportare non possono essere ritenute valide dal punto di vista politico e giuridico, anche al fine di evitare un copioso ricorso giudiziario, quali misure il Ministero del lavoro intenda adottare al fine di evitare questi trattamenti di disparita' che ledono il diritto di equaglianza. (5-07794)