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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02416 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (MISTO) in data 20000522

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che: dopo la requisitoria che i pubblici ministeri Claudiani e Marzella hanno svolto, a porte chiuse presso il Tribunale di Modena il 16 e 17 maggio scorso, il parroco di Staggia e San Biagio (Modena), don Giorgio Govoni, per il quale erano stati chiesti quattordici anni di carcere, e' stato stroncato da un infarto; don Giorgio Govoni, accusato dai magistrati sulla base delle dichiarazioni di un gruppo di bambini di essere a capo di una setta satanica, dedita alla violenza sui minori ed alla celebrazione di messe nere nei cimiteri durante le quali sarebbero stati torturati ed uccisi un numero imprecisato di bambini, si era sempre proclamato innocente ed aveva avuto la piena solidarieta' del Vescovo di Modena, dei parroci, della comunita' parrocchiale, di tutti i cittadini dei comuni della Bassa Modenese in cui esercitava il suo ministero; oltre alla dichiarazione dei bambini non e' stato fornito alcun riscontro che potesse dimostrare che don Giorgio Govoni era una personalita' criminale tale da meritarsi una richiesta di quattordici anni di carcere -: se, in seguito alla verifica del contenuto delle requisitorie dei pubblici ministeri non ravvisi la sussistenza di elementi tali da giustificare l'avvio di un procedimento disciplinare. (2-02416)





 
Cronologia
domenica 21 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolgono sette referendum abrogativi sul rimborso spese per le consultazioni elettorali e referendarie, sull'abolizione del voto di lista alla Camera, sull'elezione del Consiglio superiore della magistratura, sull'ordinamento giudiziario, sugli incarichi extragiudiziari dei magistrati, sui licenziamenti e sulle trattenute associative e sindacali tramite gli enti previdenziali. Nessun quesito raggiunge il quorum previsto dalla Costituzione: la percentuale dei votanti non supera in nessun caso il 32, 5% degli aventi diritto.