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Ai Ministri della giustizia e della difesa. - Per sapere - premesso che: fra i primi di marzo e la fine di aprile di quest'anno l'operaio di Olbia (Sassari) Fabrizio Truddaiu e' stato ripetutamente aggredito e malmenato senza alcuna giustificata ragione sia nella pubblica via, che all'interno della caserma dei carabinieri, da ultimo di fronte al tribunale di Olbia, alla presenza di testimoni, da appartenenti all'Arma e, in particolare, dal brigadiere Antonio Vitolo; lo stesso Truddaiu e' stato piu' volte minacciato da altri appartenenti all'Arma di Olbia perche' non denunciasse quanto perpetrato nei suoi confronti; l'operaio di Olbia ha sporto denuncia contro i carabinieri il 22 aprile al commissariato di polizia di Stato di Olbia. Lo stesso giorno lo stesso Truddaiu e un appartenente all'Arma testimone del primo episodio di violenza sono stati convocati presso la procura di Tempio (Sassari) e sono stati sentiti dagli ufficiali di polizia giudiziaria (anche loro appartenenti all'Arma) a cui erano state delegate le indagini; al momento della sottoscrizione del verbale, il Truddaiu si rendeva conto che le sue affermazioni non erano state riportate fedelmente e si rifiutava di firmare; l'ufficiale di polizia giudiziaria incaricato dal giudice, il maresciallo Costantino Doro, aveva tempo prima patteggiato una pena per reati simili a quelli contestati ai carabinieri di Olbia; solamente a maggio, a inchiesta ormai praticamente conclusa, il brigadiere Vitolo e' stato sospeso cautelativamente dal servizio -: quali determinazioni intendano assumere per accertare se gli abusi commessi a carico del Truddaiu da parte dei carabinieri fossero una prassi adottata da alcuni militari di Olbia o un episodio occasionale e se sia stato rispettato il principio dell'imparzialita' nell'affidamento delle indagini alla polizia giudiziaria. (5-07782)