Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07803 presentata da FAGGIANO COSIMO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20000523
Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: i protocolli di intesa sottoscritti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e nelle successive convenzioni fra societa' elettrica ed enti locali prevedono la localizzazione a Brindisi della direzione produzione termoelettrica sud dell'Enel (Dpt) ed in particolare l'istituzione dei tre centri specialistici amministrazione, ingegneria e personale e servizi, con competenza sull'intera area meridionale Enel di produzione; cio' avviene a dovuto riconoscimento ad una parte del territorio nazionale che fornisce un contributo determinante al fabbisogno energetico del Mezzogiorno; gia' in precedenza l'area di Brindisi era stata privata del centro di ricerca sulle ceneri, espressamente previsto dalla Convenzione siglata a Palazzo Chigi il 12 novembre 1996, trasferito a Milano; nei giorni scorsi l'Enel e la Eurogen (societa' che gestisce la vecchia centrale Enel) hanno deciso di trasferire i lavoratori della direzione produzione termoelettrica di Brindisi alle due centrali Enel, cio' nonostante non si sia ancora svolta la conferenza di servizi prevista dalla recente intesa raggiunta in data 19 aprile 2000 tra il ministero dell'ambiente, il ministero dell'industria, Enelproduzione ed Eurogen; si prevede inoltre il conferimento alla centrale Brindisi Nord di 300 unita' lavorative a fronte di una reale necessita' di 80 unita' ed in contrapposizione a quanto previsto dai decreti Bersani e D'Alema che non prevedono conferimenti di personale a siti improduttivi; tale decisione, presa ancor prima della prevista conferenza di servizi e che prevede un trasferimento forzoso degli uffici della Dpt presso le centrali termoelettriche di Brindisi, paventa l'idea di un prossimo futuro in cui Brindisi potra' essere privata della localizzazione in Brindisi della direzione produzione termoelettrica, privando inoltre il territorio di alte professionalita' presenti nell'attuale staff della Dpt brindisina e di un indotto diretto pari a circa 20 miliardi annui di soli appalti affidati ad imprese; il senso di diffusa preoccupazione tra i lavoratori ha inoltre determinato l'indizione da parte dei sindacati di uno stato di agitazione della categoria con una sospensione di tutte le prestazioni straordinarie a partire dal 27 maggio 2000 e sino al 18 giugno e di uno sciopero dei dipendenti della centrale Brindisi nord nella giornata del 29 maggio -: quali provvedimenti urgenti si intendano intraprendere per riportare ogni eventuale decisione a quanto verra' stabilito nella conferenza di servizi prevista dalla recente intesa raggiunta in data 19 aprile 2000 tra il ministero dell'ambiente, il ministero dell'industria, Enelproduzione ed Eurogen, e non ancora svoltasi e per ripristinare un clima di affidabilita' e fiducia tra tutte le parti attraverso il rispetto dei numerosi accordi fino ad oggi presi circa il polo energetico di Brindisi, a cominciare dalla Convenzione siglata a Palazzo Chigi il 12 novembre 1996, a tutela dello sviluppo del territorio e delle sue professionalita' ed a riconoscimento dello straordinario ruolo svolto da Brindisi nel panorama nazionale per la produzione e l'approvvigionamento elettrico. (5-07803)