Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07826 presentata da MICHIELON MAURO (LEGA NORD PADANIA) in data 20000530
Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in occasione della Festa della Polizia per la ricorrenza del 148^ anniversario della sua fondazione, celebrata in tutt'Italia il 17 maggio 2000, a Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio, del Presidente della Camera, del Ministro dell'interno e di altre autorita', il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha consegnato 10 medaglie d'oro, di cui 5 alla memoria ed una delle quali ad un agente in servizio alla Polstrada, ucciso da un'auto sull'autostrada del Sole mentre era intento a rilevare un incidente stradale; a Treviso, invece, la celebrazione si e' caratterizzata per le contestazioni da parte dell'associazione Fer.Vi.Cr.eDo. (Feriti e Vittime della Criminalita' e del Dovere), nata un anno fa su iniziativa di un gruppo di persone guidate da un poliziotto rimasto paralizzato su una sedia a rotelle nell'adempimento del proprio dovere; motivo del dissenso e' stata la consegna di sei medaglie di bronzo, delle quali 4 al merito civile e 2 al valore civile, ad altrettanti poliziotti morti in servizio, tutti in incidenti stradali avvenuti sulla Pontebbana a poca distanza l'uno dall'altro; lungi dal voler polemizzare e portare i termini della questione sul piano del 'perche'' e 'per come' si e' dato il bronzo anziche' l'oro, neanche si trattasse di una competizione atletica che vede il 1^ e ed il 3^ classificato, ovvero il titolo di 'merito' o di 'valore' civile, non si comprende il perche' a vittime del dovere 'trevigiane' sia stata data la medaglia di bronzo e a Roma, invece, quella d'oro pur essendo identica la causa della loro morte; non si puo' non tener conto, peraltro, che tra i due metalli esiste una differenza perche' differenti sono considerati il riconoscimento al merito civile da quello al valore militare, vedi anche possibilita' o meno di godere di vantaggi per l'assunzione in enti pubblici dei parenti piu' prossimi delle vittime, nonche' riconoscimenti economici e a fini pensionistici; tale differenziazione risulta essere alquanto anacronistica, considerato che ogni giorno e' piu' frequente il rischio di morire sotto i colpi del terrorismo piuttosto che in guerra, ma soprattutto irriguardosa nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per garantire al prossimo sicurezza e tutela ed umiliante per i rispettivi parenti, quasi a voler significare che ad una vita umana e' dato maggior valore di un'altra -: se non concordino sull'opportunita' di riconoscere in maniera univoca tutte le vittime del dovere, in quanto tutti operatori che lavorano per garantire la nostra sicurezza, e, di conseguenza, eliminare tutte queste arcaiche differenze; se non ritengano opportuno riconsiderare la possibilita' di trasformare in oro le sei medaglie di bronzo alla memoria dei sei poliziotti di Treviso. (5-07826)