Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07835 presentata da BERGAMO ALESSANDRO (FORZA ITALIA) in data 20000531
Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: in Calabria circa 500 dipendenti dell'ETR, societa' concessionaria del servizio riscossione dei tributi, vivono da mesi dell'incertezza per il loro futuro; e', infatti, intenzione della Banca Intesa, holding che controlla l'ETR, attivare l'iter burocratico per la legge n. 223 del 1991; il piano industriale presentato da Banca Intesa per il risanamento dell'azienda prevede 407 esuberi da avviare, probabilmente, a nuovo rapporto di lavoro con salario ridotti; gia' nel 1997 l'interrogante si e' occupato di questa vicenda e cioe' quando vi era il rischio che 1050 lavoratori della G.E.T., perdessero il lavoro per la crisi della societa' e la «strana» acquisizione di questa da parte dell'ETR, per intercessione del ministero delle finanze; questa societa', tra l'altro, era stata costituita proprio in quel periodo dalla Cariplo, che deteneva quote per il 49 per cento, e dalla Carical, per il 51 per cento; l'interrogante intervenendo alla Camera dei deputati nella seduta del 4 giugno del 1997 denuncio' il piano perverso, che si trattava in realta' di un accordo tra ETR e il Ministro delle finanze onorevole Visco, che prevedeva il taglio delle spese del personale nella misura del 74 per cento, pari a 97 miliardi, a fronte del costo complessivo dell'operazione che ammontava all'epoca a 130 miliardi; l'accordo Dematte'-Visco, prima o poi, avrebbe sicuramente attivato le procedure della legga n. 223 del 1991 per ridurre il personale del 30 per cento -: quali iniziative idonee intenda assumere il Ministro delle finanze per evitare che la scellerata intenzione di Banca Intesa sia penalizzante per i lavoratori dell'ETR, in una regione duramente provata dalla piaga della disoccupazione. (5-07835)