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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07899 presentata da SANTANDREA DANIELA (LEGA NORD PADANIA) in data 20000614

Al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che: la strada statale n. 569, («Bazzanese») e' fortemente congestionata dal traffico, soprattutto in localita' «Ponte Ronca» di Zola Predosa (Bologna) dove termina la variante alla statale stessa, traffico proveniente dai comuni di Zola Predosa, Crespellano, Bazzano, Savigno (Bologna); i lavori per la costruzione del prolungamento della variante alla «Bazzanese», oltre l'abitato di «Ponte Ronca» in localita' di Zola Predosa fino al limitrofo comune di Crespellano per 4 chilometri circa, incominciarono nel giugno-luglio 1999 e dopo solo alcune settimane si interruppero a causa di una modifica progettuale, gia' da tempo prodotta e che non risultava ancora autorizzata dall'Anas; il 4 ottobre 1999 il sindaco di Zola Predosa (Bologna), in seguito all'interruzione dei lavori, si e' recato a Roma, presso la sede dell'Anas, con i cui vertici ha avuto un incontro per richiedere il rilascio dell'autorizzazione alla perizia di variante resasi necessaria per far fronte ad una serie di modifiche progettuali introdotte dall'Anas stessa, su richiesta della ditta appaltatrice «Bonatti» di Parma, che ne aumentava i costi di circa 2 miliardi; il 5 ottobre 1999 l'Anas/comparto dell'Emilia-Romagna (Bologna), committente e responsabile dell'esecuzione dell'opera pubblica in questione, ha formalmente riconsegnato all'impresa aggiudicataria dei lavori gli stessi, i quali erano fino a quel momento sospesi, nonche' prescritto, sempre alla medesima impresa, la ripresa immediata; il 27 ottobre 1999 l'amministrazione comunale di Zola Predosa (Bologna) non avendo visto i lavori riprendere, invio' un ulteriore e circostanziato sollecito alla direzione compartimentale Anas di Bologna, contenente la richiesta del programma dei lavori aggiornato; il 12 novembre 1999 il sindaco di Zola Predosa (Bologna) incontro' nuovamente, presso la provincia di Bologna, i vertici nazionali dell'Anas ai quali chiese chiarimenti in merito ai fatti in indirizzo. Essi, all'epoca, si impegnarono, in coerenza con il verbale di riconsegna dei lavori, ad ordinare all'impresa l'immediata riapertura dei cantieri; il 6 marzo 2000 si e' svolto in Zola Predosa (Bologna) un consiglio comunale straordinario, aperto alle autorita' locali e ai vertici del comparto bolognese dell'Anas, durante i quali questi ultimi si impegnarono formalmente a far riprendere i lavori entro e non oltre il mese di marzo-aprile 2000; l'impresa aggiudicataria dei lavori, avrebbe avanzato una richiesta di risarcimento per i due anni di blocco dei lavori, e allo stesso tempo, secondo voci circolate, sarebbe pure disposta a rinunciare agli stessi; al giungere della primavera 2000, come sopra menzionato, i lavori non sono affatto ripresi e, in questi due anni dalla consegna formale degli stessi, il traffico automobilistico non ha fatto altro che peggiorare nell'indignazione sempre piu' crescente dei cittadini del luogo che si sono sentiti beffati e abbandonati a se' stessi da parte delle Istituzioni centrali -: se il Ministro sia al corrente dei fatti in oggetto, e quali provvedimenti immediati ed urgenti sia intenzionato a prendere; se, in linea del tutto generale, non sia opportuno che la giustizia amministrativa (Corte dei conti) non faccia chiarezza sulle sempre piu' consuete procedure che vedono le imprese acquisire un'opera pubblica, tergiversare sull'inizio dei lavori, avanzando riserve, aprire un contenzioso ed in definitiva realizzare profitti senza neppure iniziare i lavori; se, altresi', sussistano comportamenti degni di essere presi in analoga considerazione da parte della stazione appaltante e da parte degli enti locali che devono ratificare le specifiche autorizzazioni che creano ostacoli alle imprese ed in definitiva alla realizzazione delle opere. (5-07899)





 
Cronologia
domenica 21 maggio
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