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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07918 presentata da BONO NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000615

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: il decreto legislativo n. 461 del 1997 e' stato adottato allo scopo di riordinare organicamente la disciplina tributaria dei redditi di capitale e dei redditi diversi; a tal fine, il decreto legislativo ha provveduto ad ampliare le fattispecie comprese nella nozione di redditi di capitale e a definire puntualmente la categoria dei redditi diversi, vale a dire le cosiddette plusvalenze; il medesimo decreto legislativo ha, inoltre, introdotto tre distinti regimi: quello della dichiarazione, quello del risparmio amministrato e quello del risparmio gestito, ciascuno dei quali caratterizzato da specifici adempimenti e modalita' di versamento delle relative imposte; in particolare, per quanto concerne la tassazione dell'imposta sostitutiva sulle plusvalenze, il decreto legislativo ha modificato significativamente l'articolo 82 del Testo unico delle imposte sui redditi prevedendo, tra le altre cose, che per la quantificazione dell'importo dovuto, le plusvalenze debbano essere sommate algebricamente alle relative minusvalenze, e che qualora queste ultime siano superiori alle prime, le eccedenze possano essere portate in deduzione nei periodi di imposta successivi, non oltre il quarto; il medesimo decreto legislativo non sembra, tuttavia, considerare il caso di titoli, gia' negoziati in mercati regolamentati, che successivamente siano sospesi o definitivamente cancellati dalla quotazione e la cui cessione risulti, in via di fatto, impossibile; l'assenza di disposizioni al riguardo sembra, in sostanza, precludere ai possessori dei titoli la possibilita' di calcolare i danni patrimoniali conseguenti alla perdita di valore degli stessi, non determinandosi le condizioni per la loro cessione, presupposto indispensabile per il calcolo di eventuali plusvalenze e minusvalenze; tale ipotesi, pur investendo la fattispecie dei redditi di capitale piuttosto che quella dei redditi diversi, comporta comunque un'evidente penalizzazione per i soggetti interessati; se non ritenga necessario integrare le disposizioni vigenti allo scopo di consentire ai soggetti interessati di calcolare le perdite subite, seppure non qualificabili in termini di minusvalenze. (5-07918)





 
Cronologia
domenica 21 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolgono sette referendum abrogativi sul rimborso spese per le consultazioni elettorali e referendarie, sull'abolizione del voto di lista alla Camera, sull'elezione del Consiglio superiore della magistratura, sull'ordinamento giudiziario, sugli incarichi extragiudiziari dei magistrati, sui licenziamenti e sulle trattenute associative e sindacali tramite gli enti previdenziali. Nessun quesito raggiunge il quorum previsto dalla Costituzione: la percentuale dei votanti non supera in nessun caso il 32, 5% degli aventi diritto.