Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07913 presentata da SCANTAMBURLO DINO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 20000615
Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: legge n. 124 del 3 maggio 1999 detta disposizioni urgenti in materia di personale scolastico agli articoli 1, 2, 6 e 11, comma 9, affidando al Ministro della pubblica istruzione il potere di emanare un apposito regolamento - adottato poi con decreto ministeriale 27 marzo 2000 - sulle modalita' di integrazione e aggiornamento delle graduatorie permanenti; trattasi di regolamento di natura esecutiva, ai sensi dell'articolo 17, primo comma, della legge n. 400 del 1988, ed in quanto tale, fonte subordinata rispetto alla citata legge n. 124, di cui avrebbe dovuto dare esecuzione, stante il principio di legalita', senza introdurre alcuna disparita' di trattamento fra candidati, in ragione della natura dell'istituzione scolastica in cui il servizio di insegnamento e' stato prestato, sia essa statale o legalmente riconosciuta; inopinatamente, invece, il regolamento prevede - a parita' di ogni altro requisito rispetto ai docenti della scuola statale - che i docenti delle scuole legalmente riconosciute siano postergati rispetto ai docenti delle scuole statali, in un'apposita fascia (la IV) di inserimento nella graduatoria permanente, dimezzando altresi' il punteggio loro riservato: soltanto sei punti anziche' dodici, per ogni anno di servizio -: se non ritenga che il regolamento ministeriale in tali modalita' risulti viziato da illegittimita' per violazione della legge n. 124 del 2000, nonche' da eccesso di potere per disparita' di trattamento, in quanto a parita' di condizioni (identico numero di anni di insegnamento) il docente nelle scuole legalmente riconosciute riesce ad accumulare, purtroppo, un punteggio dimezzato rispetto a quello del docente nelle scuole statali, indipendentemente ovviamente dalla quantita' e qualita' in concreto del servizio di insegnamento effettivamente prestato, in cio' calpestando i principi generali di uguaglianza dei cittadini, segnatamente in materia di accesso agli impieghi pubblici, cosi' come sancito dalla vigente Carta costituzionale; quale provvedimento urgente di correzione del Regolamento intenda adottare, per correggere l'evidente e iniqua situazione. (5-07913)