Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3RI/06003 presentata da PAISSAN MAURO (MISTO) in data 20000711
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: nonostante i numerosi interventi legislativi e amministrativi approvati in questi ultimi anni la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici negli ambienti di lavoro non e' migliorata. Quanto a infortuni mortali, il nostro paese e' ai primi posti della graduatoria per numero in Europa (4 infortuni mortali al giorno); quanto alle malattie professionali il loro numero rimane altissimo (circa 25.000 l'anno), ma di queste moltissime sono quelle 'non tabellate', si' che il lavoratore molto spesso deve intraprendere una defatigante azione giudiziaria per vedersi riconosciuto il danno subito; il livello di inosservanza delle norme in materia di sicurezza del lavoro rimane altissimo, cosi' come il ricorso al 'lavoro nero', cause prime dell'alto numero di infortuni e di malattie professionali; che le competenze in materia di prevenzione, vigilanza sugli ambienti di lavoro sono ancora divise tra loro e spesso si riducono all'esame burocratico di procedure e non tanto all'esame dei processi produttivi delle aziende e del territorio -: se il Governo intenda realizzare un piano di coordinamento tra i vari ministeri competenti (Lavoro, Sanita', Ambiente, Industria e Interni) e di implementazione dei vari servizi di salute, sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro, che abbia come obiettivo la riduzione del 10 per cento annuo del numero degli incidenti e delle malattie professionali, se intenda mantenere anche nella prossima legge finanziaria l'assegnazione di una quota del 6 per cento del fondo sanitario nazionale alle attivita' di prevenzione nei luoghi di lavoro e vita, garantendo livelli uniformi di servizio su tutto il territorio nazionale e se intenda emanare direttive circa il riutilizzo - nell'ambito dei servizi di prevenzione dei proventi derivanti da attivita' di controllo (verifiche su macchinari e impianti) e di vigilanza (prescrizioni) e per l'utilizzo dei proventi derivanti dalla attivita' di consulenza delle Regioni nei confronti di terzi (articolo 24 del decreto legislativo n. 626 del 1994) privilegiando il rafforzamento dei servizi di prevenzione delle Asl e le funzioni di ricerca epidemiologica. (3-06003)