Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/02649 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (MISTO) in data 20001017
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente, il Ministro dei lavori pubblici e il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: nelle giornate del 14, 15 e 16 ottobre 2000, eventi climatici di forte intensita' hanno colpito vaste regioni del nord Italia; l'alluvione ha avuto conseguenze particolarmente devastanti nelle regioni del nord-ovest, in primo luogo Piemonte e Val D'Aosta; gravissime sono le perdite di vite umane, migliaia le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni, a centinaia di miliardi ammonta soltanto la prima valutazione dei danni subiti sia dalle abitazioni sia dalle attivita' agricole, dalle imprese, dalle infrastrutture; tale evento, che segue solo di 6 anni un'altra catastrofica alluvione che sconvolse nel 1994 il Piemonte, mostra come i cambiamenti climatici rappresentino una realta' drammatica ma ineludibile; anche in questa ultimo tragico avvenimento si evidenziano le responsabilita' relative a una gestione dissennata del territorio che amplifica le conseguenze catastrofiche delle calamita' naturali; in particolare, come segnalato dall'autorita' di bacino del Po, risulta che il 49,8 per cento dei comuni appartenenti al bacino del Po sono a rischio elevato, coinvolgendo in tale classifica oltre 3.000 comuni; rispondendo alle interrogazioni presentate all'indomani della tragedia di Soverato, il Ministro dell'ambiente ha affermato come siano state individuate, complessivamente nel Paese, ben 4.561 situazioni ad elevato rischio e che, fra queste, ve ne siano 406 sulle quali o non e' stata effettuata la perimetrazione ovvero non siano state ancora adottate misure di salvaguardia; dal recente Dpef si e' appreso come i residui passivi della legge n. 183 del 1989 sulla difesa del suolo siano passati dai 1.400 miliardi ai 2.300 nel solo anno 2000, cosi' come siano stati spesi ben 140 mila miliardi per interventi di emergenza; gli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria presentata dal Governo e all'esame del Parlamento prevede stanziamenti ancora inadeguati e insufficienti per proporre un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio e di rinaturazione delle aree golenali dei corsi d'acqua; le questioni relative alla difesa del suolo, al dissesto idrogeologico, alla lotta all'abusivismo edilizio, agli incendi boschivi rappresentano una priorita' assoluta che rende non procrastinabile l'avvio di una politica del territorio non dettata dalle emergenze ma fondata su un piano straordinario che leghi la difesa del suolo allo sviluppo occupazionale -: quali misure immediate di sostegno alle popolazioni colpite dall'alluvione siano state gia' realizzate nei primi interventi di soccorso; quali siano le risorse e gli interventi previsti per il ricovero delle popolazioni evacuate, per il ripristino delle infrastrutture distrutte e il riavvio delle attivita' economiche; quali siano gli interventi previsti e le risorse messe a disposizione per la messa in sicurezza dei territori interessati dall'alluvione; se non ritengano di dover far urgentemente conoscere al Parlamento l'elenco dettagliato delle 4.561 situazioni definite ad elevato rischio che sarebbero state individuate nel territorio nazionale, distinguendo quelle per le quali sono gia' stati programmati o attivati interventi di messa in sicurezza, specificando quali siano tali interventi, da quelle per le quali ancora non si e' operato, specificando in quali tempi e con quali modalita' si intende farlo; se non ritengano necessario, visto il tragico ripetersi e l'intensificarsi di tali tragici avvenimenti, le cui conseguenze sono amplificate dalla dissennata gestione del territorio, predisporre un adeguato incremento delle risorse previste nella legge finanziaria per la difesa del suolo, il risanamento dal dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle aree definite a rischio. (2-02649)