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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02665 presentata da PISANU GIUSEPPE (FORZA ITALIA) in data 20001019

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: in occasione dell'incontro a Lussemburgo del Consiglio affari sociali europeo il Ministro del lavoro Cesare Salvi ha violentemente criticato la Banca Centrale Europea, accusandola di agire "con ortodossia ultra monetarista e con clamorosa superficialita', approssimazione e improvvisazione", e ha soggiunto che "occorre al piu' presto creare un governo dell'economia che faccia da contrappeso alla Banca Centrale Europea"; sempre a Lussemburgo, dove si trovava per la riunione dell'Ecofin, gli ha risposto il Ministro del tesoro Visco, che in difesa della Banca Centrale Europea ha affermato: "Ognuno dovrebbe occuparsi delle cose che conosce, di cui e' informato e competente. È inutile aggiungere confusione a confusione"; il Ministro dell'economia olandese Gerrit Zalm ha sprezzantemente commentato la dichiarazione del Ministro Salvi come segue: "Non e' molto intelligente dire cose di questo genere. Solo il Presidente della Banca Centrale Europea e il Presidente del Consiglio dei Ministri finanziari hanno titolo per parlare dell'euro"; il Ministro del tesoro Salvi ha replicato con una nota, diffusa ai giornalisti, nella quale ha ribadito le sue posizioni, sostenendo che: "Le politiche della Banca Centrale Europea sono prive di ogni effetto nel sostegno della moneta e introducono altresi' elementi restrittivi"; i due autorevoli Ministri del Governo italiano, membri dello stesso partito, si sono cosi' abbandonati ad una pubblica rissa, inqualificabile e clamorosa, sulla scena europea; il Ministro del lavoro ha formalmente revocato in dubbio nientemeno che uno dei pilastri fondamentali dell'attuale assetto istituzionale dell'Europa, cioe' l'indipendenza della Banca Centrale Europea; l'indegno comportamento dei Ministri italiani si e' verificato, per giunta, in un giorno di grande tensione sui mercati valutari e in un momento molto delicato per le sorti dell'euro, tanto e' vero che i quindici ministri finanziari hanno concordato un rigoroso silenzio sulla politica monetaria nella Banca Centrale Europea; nel merito, peraltro, una gestione permissiva della moneta europea non e' affatto desiderabile dal momento che essa aggraverebbe le difficolta' dell'euro, erodendone ulteriormente la fiducia sui mercati; il Governo italiano, che indulge quotidianamente a vantare benemerenze europeistiche in gran parte immaginarie, con la lite tra i suoi Ministri ha dato una pessima immagine internazionale dell'Italia, ha incrinato irresponsabilmente la credibilita' del nostro Paese e nuociuto gravemente all'Europa; in base all'articolo 95 della Costituzione il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e mantiene l'unita' d'indirizzo politico e amministrativo, promuovendo e coordinando l'attivita' dei Ministri -: quali siano le valutazioni e gli intendimenti del Governo in ordine alla condotta irresponsabile, antieuropea, antinazionale dei Ministri del tesoro e del lavoro, dalla quale inoltre risulta che in seno all'Esecutivo esiste una conclamata insuperabile divaricazione, costituzionalmente inammissibile, dell'indirizzo governativo concernente le istituzioni politiche e monetarie europee. (2-02665)





 
Cronologia
mercoledì 18 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva in via definitiva la proposta di legge costituzionale Modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione concernenti il numero di deputati e senatori in rappresentanza degli italiani all'estero (AC 4979-D), approvata in seconda lettura dal Senato il 5 ottobre 2000 (Legge Costituzionale 23 gennaio 2001, n. 1)

mercoledì 25 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge costituzionale Disposizioni concernenti l' elezione diretta dei Presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano (AC 168-D), approvata in seconda lettura dal Senato il 5 ottobre 2000 (legge costituzionale 23 gennaio 2001, n.1).