Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/02668 presentata da TARADASH MARCO (MISTO) in data 20001023
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle comunicazioni, per sapere - premesso che: il direttore generale della Rai-Radiotelevisione italiana il 17 ottobre 2000 ha deciso il ritiro con decorrenza immediata di Riccardo Cristiano dall'ufficio di corrispondenza di Gerusalemme. La decisione e' stata presa in seguito alla pubblicazione sul quotidiano dell'autorita' nazionale palestinese "Al-Hayat al-Jadida" di una lettera personale del giornalista riguardante la trasmissione delle immagini del linciaggio dei soldati israeliani a Ramallah del 12 ottobre 2000; nella lettera, della quale la Rai ha precisato di non essere a conoscenza e che ha sottolineato di non condividere, si legge: "Cari amici della Palestina, ci sentiamo in dovere di spiegarvi quello che e' avvenuto circa il filmato degli eventi del 12 ottobre a Ramallah. Una delle tv private e non la tv ufficiale italiana ha girato il filmato e in seguito, la tv israeliana lo ha trasmesso dando l'impressione che fossimo noi ad aver girato le scene. Vi assicuriamo che noi abbiamo sempre rispettato le regole dell'Autorita' palestinese sulla stampa lavorando in Palestina e che siamo onesti nel nostro lavoro. Vi ringraziamo e vi assicuriamo che non ci siamo mai comportati cosi' e che non lavoriamo in questo modo"; a seguito della diffusione della lettera del giornalista, le redazioni delle tre reti di Mediaset si sono viste costrette a chiudere gli uffici di corrispondenza per il timore di ritorsione; la lettera del giornalista, oltre a richiamare una sua responsabilita' personale che deve essere perseguita da parte dell'azienda, fa riferimento alle regole dell'Autorita' palestinese sulla stampa che sarebbero sempre state rispettate dai giornalisti della Rai; quali siano le regole che il giornalista assicura che la Rai ha sempre rispettato; da quanto tempo siano in vigore; se siano state rispettate da tutti i giornalisti della Rai o soltanto da alcuni; se non siano in contrasto con le regole fondamentali della professione giornalistica che rifiutano ogni tipo di censura, in particolare preventiva; se non ritengano necessario assumere ogni iniziativa necessaria per garantire che l'attivita' svolta dal servizio pubblico radiotelevisivo sia esercitata nel rispetto dei principi e delle norme vigenti nel nostro Paese preposte a tutelarne la trasparenza, l'imparzialita' e la liberta'. (2-02668)