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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00487 presentata da GRIMALDI TULLIO (COMUNISTA) in data 20001102

La Camera, premesso che: l'Italia ha partecipato alle operazioni militari contro la Jugoslavia motivando questa scelta con la necessita' di difendere le popolazioni del Kossovo e contribuire alla realizzazione di una stabilita' nell'area balcanica premessa dello Sviluppo economico e sociale e dell'integrazione di questi paesi nell'ambito europeo; la guerra ha al contrario provocato numerosissime vittime innocenti oltre ad immense distruzioni materiali che hanno compromesso il tessuto industriale e sociale della Jugoslavia; in particolare la scelta di bombardare obiettivi civili e soprattutto di carattere industriale ha provocato gravissime ed estese conseguenze sul territorio jugoslavo come evidenziato dalla stessa missione dell'Unep (l'agenzia dell'Onu per l'ambiente) del settembre 1999; questa missione come quella di altre organizzazioni non governative hanno evidenziato il permanere di una situazione estremamente critica in particolare nelle zone di Pancevo e Novi Sad nelle quali a seguito delle azioni militari contro gli impianti industriali sono state rilasciate in atmosfera enormi quantita' di composti chimici cancerogeni come ad esempio le 1.500 tonnellate di cloruro di vinile monomero (conseguenza del solo bombardamento del petrolchimico di Pancevo del 18 aprile 1999); a piu' di un anno dalla fine del conflitto nulla e' stato fatto per il monitoraggio delle conseguenze sulla salute dei cittadini e per il risanamento ambientale delle zone colpite. E dato che e' assodato il fatto che piu' a lungo si aspetta per intervenire e piu' difficile sara' limitare il contatto degli inquinanti con la catena alimentare e maggiori saranno i rischi per la salute sia dei cittadini jugoslavi che dei paesi limitrofi. I danni rischiano quindi di diventare non solo duraturi, ma addirittura permanenti ed estendersi dalle zone serbe a per lo meno a tutta l'area del basso Danubio; durante i bombardamenti sono stati utilizzati una quantita' ancora imprecisata di proiettili all'uranio impoverito (35.000 solo in Kossovo) non solo in Kossovo ma sull'intero territorio jugoslavo. Che tali proiettili se esplosi provocano la dispersione di un pulviscolo radioattivo mentre se inesplosi tendono ad ossidare rilasciando nell'ambiente circa il 6 per cento della loro massa non solo radioattiva ma altamente tossica; il Governo ed il Parlamento italiani hanno saputo cogliere le preoccupazioni provenienti dal mondo scientifico e dalle associazioni ed uomini di pace ottenendo dalla Nato la consegna delle mappe delle localita' colpite da proiettili all'uranio impoverito (limitate pero' alla sola zona del Kossovo) ed affidando all'Anpa un piano di monitoraggio; dopo questa consegna (frutto ancora una volta di un diverso atteggiamento dell'Italia rispetto ad altri membri della Nato) l'Unep, ha inviato una nuova missione per la valutazione del danno ambientale limitata, pero', anche qui alla sola zona del Kosovo ed alle conseguenze dell'uso di proiettili all'uranio impoverito; invece e' fondamentale ottenere al piu' presto la pubblicizzazione dei dati dei bombardamenti in Serbia e sono indispensabili azioni di monitoraggio dei danni e di intervento in favore delle popolazioni nel territorio di questa repubblica; alla luce di un rischio storico che corriamo, dato che i Balcani e la Serbia fanno parte storicamente e culturalmente dell'Europa, ma che gli avvenimenti recenti possono aver creato nelle popolazioni una giustificata sfiducia verso i popoli europei i cui governi hanno sostenuto i bombardamenti e possono aver dato l'impressione di considerare quell'area come marginale o peggio come una discarica dove scaricare i residui delle produzioni nucleari; della mutata situazione politica che non consente piu' alibi rispetto alle responsabilita' dei paesi Nato verso i danni di guerra provocati; del fatto che e' interesse primario dell'Europa, e dell'Italia in particolare, che al piu' presto che tutti i paesi dell'area balcanica escano da una situazione di instabilita' e vengano integrati economicamente e politicamente nel quadro dell'Unione Europea, impegna il Governo: ad intervenire nei confronti delle Nazioni Unite per ottenere una nuova campagna di valutazione ambientale complessiva, che abbia come scopo: la valutazione dei danni ambientali ad un anno di distanza ed in particolare della interazione degli inquinanti chimici e radioattivi con le risorse idriche e la catena alimentare; la stima del danno alle persone, ovvero l'eventuale incremento dei ratei di mortalita' e morbilita' nella popolazione; le valutazioni preliminari necessarie per impostare una azione di risanamento; la messa al bando delle armi basate sull'uso di sostanze radioattive e/o inquinanti in quanto strumenti di strategie di "guerra ambientale permanente" non circoscritta nel tempo e nello spazio; ad intervenire nei confronti della Nato perche' metta immediatamente a disposizione le mappe sull'uso dei proiettili all'uranio (e di ogni altro eventuale agente potenzialmente inquinante) non solo per la zona del Kossovo (dove e' necessario difendere l'incolumita' dei soldati occidentali presenti) ma anche di tutto il territorio della Jugoslavia; ad intervenire nei confronti dell'Unione Europea per ottenere: una modifica del bilancio per il 2001 inserendo le necessarie risorse non solo per gli interventi umanitari immediati ma per un piano straordinario di investimenti nell'area balcanica ed in particolare nei confronti della Jugoslavia per la immediata ricostruzione dell'apparato industriale e civile; si chiede inoltre che il Governo (in collaborazione con le Ong e sfruttando le conoscenze maturate dal sistema scientifico ed industriale italiano) proponga al piu' presto alle autorita' statali e locali della Repubblica Federale Jugoslava un piano di investimenti e collaborazione relativamente a: sostegno alla struttura tecnico-scientifica locale che deve essere messa in condizione di gestire tutte le fasi del processo di risanamento; bonifica e risanamento ambientale dei siti industriali e civili colpiti dai bombardamenti; recupero e stoccaggio delle scorie radioattive disseminate attraverso l'uso di proiettili all'uranio impoverito; interventi di politica sanitaria quali ad esempio il ripristino del sistema ospedaliero o le indagini epidemiologiche; infine si chiede al Governo di predisporre al piu' presto una normativa per estendere l'applicazione della legge sulla ricostruzione del Kossovo all'intero territorio della Repubblica federale di Jugoslavia. (1-00487)

 
Cronologia
mercoledì 25 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge costituzionale Disposizioni concernenti l' elezione diretta dei Presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano (AC 168-D), approvata in seconda lettura dal Senato il 5 ottobre 2000 (legge costituzionale 23 gennaio 2001, n.1).

martedì 7 novembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Negli Stati Uniti d'America si svolgono le elezioni presidenziali. Il candidato repubblicano George W. Bush prevale sul candidato democratico Al Gore.