Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/02699 presentata da RALLO MICHELE (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20001107
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: sono in atto mutamenti climatici di rilevanti dimensioni; tali mutamenti sono l'effetto diretto della aumentata immissione di gas nell'atmosfera ed in genere di una dissennata politica ecologica mondiale, che ha provocato, fra l'altro, il fenomeno del buco dell'ozono, con il conseguente effetto serra e relativo surriscaldamento del clima; da tale surriscaldamento e' inevitabilmente derivato l'aumento dei fenomeni catastrofici tropicali, quali tifoni e uragani come il Niño e consimili; esiste il pericolo di una espansione di tali fenomeni alle zone temperate e, per l'Europa e l'Italia ne sono conferma la gia' evidente abnorme crescita delle precipitazioni e, nelle zone piu' meridionali, il lento ma costante aumento della siccita' e di fenomeni che procedono in direzione di una paventata desertificazione; l'acutizzarsi di tali fenomeni - ultimi esempi quelli recentissimi che hanno investito il nord ovest del nostro Paese e piu' recentemente la Francia e la Gran Bretagna - determina il moltiplicarsi di eventi catastrofici che, negli ultimi anni, per la sola economia italiana, hanno prodotto perdite equivalenti ad una mezza dozzina di manovre finanziarie oltreche' provocato la perdita di numerosissime vite umane; l'equilibrio climatico gia' cosi' fortemente compromesso puo' subire un ulteriore gravissimo peggioramento dalla prosecuzione di una irresponsabile politica ecologica; ciononostante assistiamo a tentativi di ovattare tale realta' messi in atto dai poteri forti sia degli Stati Uniti che dell'Europa, poteri forti che, anziche' sostenere una radicale inversione di rotta della incosciente gestione dell'ambiente a livello mondiale, operano in modo che prenda corpo la tesi secondo cui dobbiamo accettare fatalisticamente i mutamenti climatici limitandoci solo e soltanto ad attrezzare meglio le difese del territorio; cio' significa, fuori da ogni ipocrisia, che la popolazione italiana dovrebbe abituarsi all'idea che prima o poi il nostro Paese debba subire una progressiva desertificazione nella zona meridionale ed un crescente incremento dei fenomeni alluvionali della zona settentrionale, con la totale distruzione della nostra agricoltura e danni irreparabili alla pesca e ad altri comparti economici, nonche' la perdita di centinaia di vite umane e danni incalcolabili alle strutture viarie ed alle proprieta' dei singoli, e cio' mentre il nostro Ministro dell'ambiente preferisce gingillarsi con la problematica dell'abusivismo siciliano -: se non ritenga indifferibile impegnarsi concretamente: per una immediata attivazione delle intese internazionali volte a ridurre i danni del disequilibrio ambientale fin qui causato; per intervenire verso gli Stati Uniti d'America affinche' accettino l'idea di una radicale inversione di rotta nella politica ecologica mondiale; per favorire nel territorio nazionale l'utilizzo della energia solare, di quella eolica e di altre alternative non inquinanti; per dare impulso alla ricerca in direzione dell'utilizzo di energie alternative anche nel campo della locomozione. (2-02699)