Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/33275 presentata da DELMASTRO DELLE VEDOVE SANDRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010109
Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: il Se.c.i.t. (Servizio consultivo ed ispettivo tributario) ha presentato al Ministro delle finanze, nel mese di maggio 2000, la relazione sull'attivita' svolta nel corso del 1999, cosi' come previsto dall'articolo 11 della legge n. 146 del 1980; in materia di contenzioso tributario, il Se.c.i.t. ha rilevato e suggerito, per quanto riguarda l'attivita' degli atti defensionali, che e' necessaria una prospettazione in fatto non solo apparente (attraverso l'utilizzo di formule di rito) dalla quale derivi con immediatezza la discrepanza tra reddito dichiarato ed accertato oltre alla quantificazione della pretesa erariale, con preciso riferimento alla posizione fiscale del contribuente; e' necessaria un'esposizione essenziale e non ripetitiva delle eccezioni pregiudiziali e in punto di diritto; e' necessaria una puntuale dimostrazione delle ragioni dell'erario; e' necessario un esame degli atti introduttivi del giudizio, anche al fine di una sistematica applicazione degli istituti della conciliazione e dell'autotutela; e' necessario sollecitare agli uffici dipendenti piu' accurate analisi preventive sulla sostenibilita' della pretesa in giudizio ed un piu' stretto confronto con gli organi sovraordinati, specialmente per le vertenze piu' rilevanti e complesse; le indicazioni provenienti dal Se.c.i.t. sono certamente fra le piu' disattese in assoluto ed appaiono particolarmente fondate perche', in effetti, contribuiscono alla totale disaffezione del contribuente per l'esercizio, a volte meramente dilatorio e strumentale, del contenzioso da parte dell'ufficio -: quali iniziative intenda assumere per impartire agli uffici periferici istruzioni che tengano conto dei precisi e del tutto condivisibili suggerimenti puntualmente avanzati dal Se.c.i.t. (4-33275)