Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06817 presentata da CARRARA ANTONINO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010123
Al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che: una recente disposizione del Servizio nazionale dighe obbliga l'Enel, ente proprietario e gestore della diga Ancipa, a mantenere a quota 920 metri sul livello del mare il livello delle acque raccolte nell'invaso poiche', ormai da parecchi anni, sono comparse delle crepe; cio' si traduce in una utilizzazione molto limitata delle potenzialita' della diga che, se utilizzata a pieno, potrebbe raccogliere annualmente oltre 90 milioni di metri cubi di acqua; i comuni che si approvvigionano all'invaso dell'Ancipa, sono numerosi nella Sicilia centromeridionale e sono dislocati nel territorio di tre province: Enna Caltanissetta e Catania; perdurando l'attuale crisi dell'Ancipa, i cittadini interessati dovranno continuare a ricevere l'acqua ogni tre o quattro giorni, quando va bene, con tutti i disagi che cio' comporta e che sono facilmente immaginabili; notevoli disagi e rilevanti danni economici lamentano anche gli agricoltori e gli allevatori nella conduzione delle proprie aziende; un recente incontro, promosso dal prefetto di Enna, tra i rappresentanti dei comuni interessati ed alcuni funzionari del Servizio nazionale dighe, dell'Enel e dell'Eas, anziche' servire a trovare una soluzione del problema, si e' concluso con un nulla di fatto -: perche' a tutt'oggi, dopo parecchi anni dalla comparsa delle prime crepe e perdurando un autentico stato di emergenza per l'approvvigionamento idrico nella Sicilia centromeridionale, non si sia provveduto a riportare alla piena efficienza la diga di Ancipa; quali iniziative siano state assunte o intenda assumere per porre immediato rimedio all'annosa questione della diga Ancipa al fine di alleviare i gravi disagi cui vengono quotidianamente sottoposte le popolazioni interessate; se non ritenga di dover avviare, in una prima fase e nelle more di un intervento organico e risolutivo, le procedure di somma urgenza per realizzare i primi lavori di riparazione e scongiurare cosi' l'inarrestabile deteriorarsi delle condizioni complessive della diga: altro ritardo comportera' inevitabilmente maggiori costi per il ripristino della piena funzionalita' ed il rischio di una ulteriore limitata utilizzazione delle capacita' dell'invaso, se non la sua stessa chiusura. (3-06817)