Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06862 presentata da DI COMITE FRANCESCO (FORZA ITALIA) in data 20010201
Al Ministro delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'amministrazione comunale di Ascea, in provincia di Salerno, con un'arbitraria interpretazione delle disposizioni del decreto legislativo n. 504 del 1992 ed in palese violazione delle circolari ministeriali emanate ai fini del corretto accertamento dell'Ici, approvava un approssimativo progetto per la predisposizione dell'anagrafe tributaria comunale; questo progetto, affetto da insanabili vizi di legittimita' (veniva adottato con deliberazione della giunta e non del consiglio e senza la previsione della relativa spesa in bilancio eccetera), era affidato, per la informatizzazione dei dati, ad una societa' di servizi, la Ksk, priva dei requisiti di professionalita' richiesti dalla legge (omessa capitalizzazione della societa', omessa iscrizione all'Albo delle aziende speciali, eccetera); ne conseguivano accertamenti Ici su tutto il territorio del comune con applicazione retroattiva (a far tempo dal 1993, anno di istituzione dell'imposta comunale in parola) di rendite catastali, che risultano "accertate" soltanto nel 1999-2000; a parte l'errore, gravissimo, di ritenere applicabili in via retroattiva (dal 1993) nuove rendite catastali affibbiate a casaccio nell'anno 2000, nel piu' totale disprezzo della legge oltre che del piu' elementare buon senso, gli "accertamenti" eseguiti sono assolutamente ingiustificati ed hanno addossato, in maniera del tutto arbitraria, a carico dei cittadini di Ascea centinaia e centinaia di milioni per evasione Ici sin dal 1993; il comune di Ascea, benche' sommerso da critiche e sollecitazioni nonche' da centinaia e centinaia di ricorsi tributari, non e' intervenuto con un provvedimento correttivo per far cessare il grave sperpero di denaro pubblico e la irregolarita' degli atti di accertamento in questione, ne' ha fornito adeguate risposte alle giuste critiche ed alle richieste di spiegazioni provenienti da gran parte della cittadinanza locale; tutto cio' ha determinato e determina una situazione di grande contestazione e di intollerabile disagio da parte della cittadinanza, stante la palese violazione di tutte le regole sulla trasparenza amministrativa e la manifesta lesione del principio stabilito dall'articolo 52, comma 5 lettera d), del decreto legislativo n. 446 del 1997, secondo cui la devoluzione all'esterno di un pubblico servizio non puo' comportare oneri aggiuntivi per il contribuente -: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti innanzi esposti; se, verificata la fondatezza di essi, intendano, ciascuna per quanto di propria competenza, intervenire con gli strumenti straordinari che la legge consente in simili circostanze, per far cessare, nel piu' breve tempo possibile, le irregolarita' denunciate, la palese ingiustizia fiscale correlata all'abnormita' di tassazioni Ici determinate con l'applicazione retroattiva (a partire dal 1993) di rendite catastali che risultano "accertate" soltanto nell'anno 2000, e per ripristinare il dominio della legge, della correttezza e della trasparenza dell'azione amministrativa (3-06862)