Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08779 presentata da DE CESARIS WALTER (MISTO) in data 20010206
Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: e' stata autorizzata la costruzione di due inceneritori alimentati da combustibile derivato da rifiuti, secondo le procedure individuate dal decreto legislativo n. 22 del 1997, in localita' Colle Sughero a Colleferro, provincia di Roma; a parere degli interroganti, nell'iter autorizzativo non sono state correttamente analizzate le condizioni ambientali dove l'impianto andrebbe ad inserirsi e non sono stati valutati tutti i pareri prescritti; in particolare, si segnala come la ASL RM/G - Dipartimento di Prevenzione - Servizio di Igiene Pubblica, abbia formulato, in data 19 gennaio 1999, un parere negativo alla installazione dell'impianto con la seguente formulazione "si ritiene inopportuno la installazione di ulteriori fonti di inquinamento che possano aggravare la gia' critica situazione dell'area di Colleferro Scalo"; tale parere si fonda su una dettagliata analisi sullo stato ambientale dei luoghi interessati dal nuovo insediamento. Nello studio si rilevano le seguenti situazioni: il sito individuato per la realizzazione dell'impianto risulta ubicato in un'area dell'ex perimetro industriale Bpd ed e' limitrofo a diversi insediamenti produttivi: Bpd Difesa Spazio, Fiat Ferroviaria, Industria Chimica Caffaro; Italcementi Spa, Simmel Difesa spa, Bag, altri 34 insediamenti produttivi di piccole e medie dimensioni (tra cui una Manifattura in vetroresina, 4 officine meccaniche, eccetera); nell'area del perimetro industriale ex Bpd, in gran parte limitrofo a quello individuato per la realizzazione degli inceneritori, e' stata evidenziata, da indagini delle competenti autorita' inquirenti e sanitarie, un'attivita' di discarica incontrollata di rifiuti tossici e nocivi di origine industriale. L'esito delle indagine ha evidenziato, altresi', la contaminazione delle acque superficiali evidenziando un alto contenuto di mercurio e un contenuto di esaclorocicloesano con valori pari a 2-3 ordini di grandezza maggiori alla concentrazione massima accettabile. La vastita' del fenomeno emerso ha fatto ritenere alle competenti autorita' che, quelle emerse, fossero solo una parte delle aree complessivamente utilizzate come discarica di rifiuti tossico nocivi e, a conferma della suddetta valutazione, si rileva come, in un'area confinante con quella destinata alla costruzione degli inceneritori, siano stati rinvenuti, nel corso di rilevazioni geognostiche, numerosi fusti interrati contenenti residui di lavorazioni industriali; le indagini effettuate, in relazione ai possibili danni causati dall'inquinamento del terreno dovuto all'attivita' di discarica di rifiuti tossici e nocivi, hanno messo in evidenza un inquinamento chimico della falda superficiale con valori molto al di sopra della concentrazione massima accettabile, per cui e' stata dichiarata la sua non idoneita' per usi agricoli. Le analisi sulla falda profonda, utilizzata come fonte unica di acqua potabile per la popolazione, hanno evidenziato presenza di inquinanti chimici e l'idoneita' dell'acqua per uso umano e' condizionata ad un periodo di controllo; le varie attivita' produttive gia' presenti in zona gia' determinano emissioni in atmosfera che, complessivamente, gia' comportano, secondo quanto risulta dalla campagna di rilevamento effettuata dal predetto Servizio Igiene Pubblica in collaborazione con il PMP USL RM/5 nel comune di Colleferro, il superamento, in relazione alle polveri totali sospese, dei limiti di ammissibilita' previsti dalla legislazione italiana; dalla relazione tecnica, allegata al progetto per la realizzazione degli impianti di incenerimento, si evidenzia come il traffico veicolare dovuto al trasporto del Cdr, dovendo utilizzare una strada che passa a ridosso delle abitazioni del centro abitato di Colleferro Scalo, comportera' un ulteriore incremento dell'inquinamento atmosferico e di quello acustico; la conclusione cui giunge il suddetto Servizio della ASL RM/5 e' che il sito individuato per la realizzazione degli impianti di incenerimento "e' ubicato vicino ad un agglomerato urbano che per la relativa distanza dal centro di Colleferro, l'immediata vicinanza alla stazione ferroviaria e la contiguita' con gli impianti della Societa' Industria Chimica Caffaro, Bdp Difesa e Spazio ed Italcementi risulta essere gia' penalizzato da un punto di vista ambientale e sociale" e che "l'area individuata per la realizzazione di un impianto e' situata nell'ex comprensorio Bpd ed e' confinante con estese aree utilizzate per decenni come discarica incontrollata di rifiuti industriali" per cui la stessa possibilita' di esprimere un parere igienico sanitario piu' esaustivo viene dal Servizio vincolato a uno studio volto alla caratterizzazione geologica ed idrogeologica del terreno, a una serie di analisi del terreno a diverse profondita' cosi' da consentire la valutazione di eventuali presenze di sostanze chimiche inquinanti provenienti da lavorazioni e stoccaggi precedentemente effettuati nella zona, una valutazione, asseverata da un geologo, sulla assenza di fusti o residui di pregresse lavorazioni e sulla compatibilita' del terreno con le opere e l'attivita' connesse con gli impianti di incenerimento; per tutti i motivi suesposti, il parere espresso si conclude, come gia' ricordato, con un giudizio di inopportunita' di installazione di ulteriori fonti di inquinamento su un territorio urbanizzato e gia' pesantemente compromesso dal punto di vista ambientale; malgrado tale parere negativo espresso dalla ASL RM/G Servizio Igiene Pubblica in data febbraio 1999, su richiesta del comune di Colleferro, la giunta comunale del comune, successivamente, in data 11 maggio 1999, ha autorizzato il sindaco ad esprimere il parere favorevole dell'amministrazione comunale in seno alla Conferenza dei servizi in detta dal Ministero dell'industria; secondo quanto denunciato dal comitato di quartiere di Colleferro Scalo, pur essendo stata presentata istanza, ai sensi della legge 241 del 1990, in data 8 novembre 2000, di poter visionare gli atti relativi alla procedura amministrativa, alla progettazione ed alla valutazione di impatto ambientale acquisita per la realizzazione degli impianti in questione, non e' stato dato riscontro a tale richiesta, come dovuto, dall'amministrazione comunale di Colleferro; non risulta che sia stato preso in considerazione il parere igienico sanitario della ASL RM 5 ne' che si sia dato corso alle ulteriori indagini ivi richieste; a seguito delle proteste della popolazione, il Consiglio comunale di Colleferro, in data 14 novembre 2000, ha impegnato il sindaco a richiedere la sospensione dei lavori per la costruzione degli inceneritori; il comitato di quartiere di Colleferro Scalo e la cittadinanza hanno gia' svolto molte manifestazioni pubbliche, presidiano costantemente i luoghi in cui si intenderebbe realizzare gli inceneritori e forte e' la preoccupazione tra la popolazione; a parere degli interroganti, tutti i dati suesposti dimostrano chiaramente l'inidoneita' della localizzazione dei suddetti inceneritori in un territorio che, al contrario, andrebbe sottoposto ad una iniziativa complessiva di messa in sicurezza e bonifica -: se non intenda chiarire se il suddetto parere igienico sanitario del Servizio Igiene Pubblica Dipartimento di Prevenzione della ASL RM/5 sia conosciuto da codesto Ministero e se sia stato acquisito agli atti del procedimento di autorizzazione degli impianti in questione; se risulti che le richieste avanzate nel suddetto parere siano state prese in considerazione e abbiano avuto riscontro; se non ritenga necessario intervenire affinche' venga valutata la correttezza delle procedure seguite per l'autorizzazione degli inceneritori; se non ritenga necessario, sulla base delle considerazioni suesposte, intervenire urgentemente affinche' i lavori per la realizzazione degli inceneritori vengano sospesi per una piu' attenta valutazione della situazione dei luoghi; se non ritenga necessario intervenire, alla luce della nuova documentazione prodotta, affinche' tale progetto venga definitivamente abbandonato; quali iniziative intenda assumere per la realizzazione di un progetto di messa in sicurezza e di bonifica del territorio suddetto, cosi' gia' fortemente inquinato dal punto di vista ambientale (5-08779)