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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06873 presentata da TASSONE MARIO (MISTO) in data 20010207

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che: il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 prevede, a decorrere dalla data del decreto di nomina del primo governo costituito a seguito delle prime elezioni politiche successive all'entrata in vigore dello stesso decreto legislativo, un nuovo assetto dell'organizzazione ministeriale dello Stato con l'accorpamento e la razionalizzazione dei ministeri esistenti nonche' la ridistribuzione delle competenze attualmente attribuite a ciascuna amministrazione; in particolare, gli articoli 23, 24, 25 del predetto decreto legislativo, nell'istituire il ministero dell'economia e delle finanze, attribuiscono le funzioni ed i compiti di spettanza del medesimo ministero, articolandolo in dipartimenti secondo la disciplina prevista dai precedenti articoli 4 e 5 dello stesso provvedimento; in virtu' dell'articolo 7 della legge 3 aprile 1997, n. 93 e successive modificazioni ed integrazioni e' stato realizzato il processo di riforma del ministero del tesoro avvenuto mediante l'accorpamento con quello del bilancio e della programmazione economica, articolandolo in dipartimenti ed in strutture ed organismi di particolare rilevanza e conferendogli un nuovo assetto organizzativo e le relative attivita' e funzioni; la suddetta riforma e' stata realizzata in piena armonia e stretta coerenza con i principi dettati dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e dalla legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni ed e' stata definita dall'allora Governo D'Alema come le fondamenta di un nuovo edificio strutturato per dar posto ad una cultura nuova della organizzazione amministrativa, basata su schemi moderni snelli ed efficienti -: se appare giustificato, a distanza di 18 mesi dall'emanazione del citato decreto legislativo n. 300 del 1999, ma, soprattutto, a poche settimane dalla sua entrata in vigore, considerato l'imminente svolgimento delle elezioni politiche, l'adozione di un regolamento come quello voluto dal Ministro del tesoro ed approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 26 gennaio 2001, con cui vengono apportate modifiche sostanziali all'organizzazione del ministero del tesoro (soppressione di un Ufficio di livello dirigenziale generale e creazione di due nuovi di pari livello) la cui articolazione organizzativa, dal 1997 in poi, ha subito continui rimescolamenti fino ad arrivare al riordino complessivo attuato con decreto del Presidente della Repubblica 28 aprile 1998, n. 154 che fissa le dotazioni organiche, individua gli uffici di livello dirigenziale ed il loro numero, le relative funzioni e la distribuzione dei posti di funzione dirigenziale, determina i dipartimenti, nei casi e nei limiti fissati dalle disposizioni gia' emanate, e ne definisce i rispettivi compiti; se appare logico e coerente, dopo aver recentemente proceduto alla riorganizzazione del Servizio centrale del provveditorato generale dello Stato (decreto ministeriale 19 dicembre 2000), riducendo il numero degli uffici dirigenziali non generali ma, soprattutto, attuando al di fuori del controllo delle regole ed in assenza di garanzie sul futuro professionale dei suoi ex dipendenti, massicci trasferimenti di personale ritenuto eccedente, sopprimerlo con l'emanando provvedimento che attribuisce invece le competenze residue ad altre strutture del Ministero; se appare giusto, oltre che opportuno, essere comunque pervenuti all'approvazione del nuovo regolamento, sostenuto dalla componente politica del Ministero, ancorche' in presenza di una specifica richiesta di incontro con il Ministro per la sospensione dell'iter procedurale di approvazione del medesimo provvedimento, inutilmente avanzata dai sette direttori generali del dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione, e condivisa dal Capo dello stesso dipartimento, quali maggiori destinatari delle misure di riposizionamento dell'assetto organizzativo ministeriale, atteso che avrebbero dovuto e potuto essere informati sul metodo di assunzione di decisioni di tale portata da far prevedere un difficile quanto gravoso proseguimento dell'attivita' dipartimentale in conseguenza dello sconvolgimento di equilibri faticosamente raggiunti e onerosamente mantenuti; se, infine, risponde a verita' che a dirigere il nuovo Servizio per gli affari contabili costituito nell'ambito del Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione - che tra l'altro, dovra' gestire le risorse dei programmi cofinanziati dall'Unione europea per i quali il Dipartimento e' individuato quale autorita' di pagamento (contratti d'area, patti territoriali, eccetera) - verra' chiamato il dirigente dello stesso ministero gia' Capo della segreteria del professor Giorgio Macciotta fintantoche' questi ha svolto l'incarico di sottosegretario di Stato presso il medesimo dicastero, pur in presenza, all'interno dell'amministrazione, di altre figure professionali altamente qualificate, con grado di dirigente generale, che da tempo chiedono invano di essere piu' e meglio utilizzate nell'ambito della stessa organizzazione ministeriale. (3-06873)

 
Cronologia
martedì 30 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge Misure contro la violenza nelle relazioni familiari (AC 5979), che sarà approvato dal Senato il 7 marzo (legge 4 aprile 2001, n. 154).

lunedì 26 febbraio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In seguito al Consiglio europeo del dicembre 2000 a Nizza, in Francia, viene firmato il Trattato di Nizza, che entrerà in vigore il 1° febbraio 2003.