Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08806 presentata da BONO NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010213
Per sapere - premesso che: in data 6 novembre 2000 e' deceduto a Pavia, l'ex militare volontario signor Salvatore Carbonaro, fino a pochi mesi prima in forza all'11o Reggimento artiglieria campale semovente "Teramo" di Pesaro; le cause della morte dell'ex militare, che nel corso della sua breve carriera e' stato inviato in Bosnia per ben due volte, sono da attribuire agli effetti devastanti della "Leucemia acuta linfoblastica" di cui era affetto; la contrazione della citata patologia puo' certamente farsi risalire alla modalita' di espletamento del servizio e, in particolare, alle specifiche mansioni ricoperte nell'ambito dell'unita' cui era stato assegnato; infatti, il signor Carbonaro, ha svolto per tutta la durata del servizio le mansioni di armiere, a contatto pertanto, per la pulizia delle varie armi in dotazione, quotidiano e prolungato di solventi benzenici, notoriamente altamente tossici, usati peraltro in locali angusti e non areati, secondo quanto risulta all'interrogante per non meglio precisate ragioni di sicurezza; appare piu' che evidente il nesso tra l'insorgenza della gravissima patologia che ha condotto alla morte il giovane Carbonaro le cui perfette condizioni di salute erano state piu' volte verificate dalle autorita' militari e le modalita' incredibili con cui e' stato costretto a svolgere il suo lavoro, senza il rispetto delle piu' elementari norme di sicurezza, sancite dalla legge per ogni settore di attivita'; risulta inaccettabile e mortificante e, certamente, indegno di un Paese civile, il modo con cui lo Stato ha trattato il giovane Carbonaro che, non appena ha evidenziato l'insorgenza del terribile male che lo ha poi condotto alla morte, e' stato sbrigativamente congedato dall'esercito, con il giudizio di "permanentemente inabile al servizio militare" privato di ogni sostegno morale e materiale e letteralmente abbandonato a se stesso, ad affrontare, con il solo aiuto generoso dei familiari, il calvario che lo aspettava e le elevatissime spese relative; secondo quanto risulta all'interrogante perfino l'istanza per il ricongiungimento della causa di servizio, dall'equo indennizzo e della pensione privilegiata che il signor Carbonaro aveva avanzato nel marzo del 2000, e' stata inevasa, non essendo neanche mai stata disposta la prevista visita medica collegiale, mentre il povero ex volontario e' nel frattempo deceduto, nel totale disinteresse dello Stato, che pur ha servito con assoluta dedizione -: se ritengano corretto e moralmente accettabile il modo con cui le autorita' militari hanno gestito la vicenda del signor Salvatore Carbonaro, nei confronti del quale si e' adottato un inaccettabile atteggiamento di assoluto, colpevole disinteresse, forse determinato dalla consapevolezza di avere una fortissima responsabilita' nella vicenda; se non ritengano sospetto e volutamente omissivo il comportamento delle autorita' militari, che non hanno dato alcun riscontro all'istanza del signor Carbonaro di riconoscimento della causa di servizio, non disponendo neanche la visita medica collegiale, in ossequio anche alle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 349/94; quali siano state le ragioni che hanno suggerito alle autorita' militari di disporre il congedo immediato del signor Carbonaro, invece della piu' corretta e umana concessione della licenza speciale, con conseguente diritto ad una retribuzione che, in tal modo, e' stata illegittimamente negata; se risponda al vero l'assoluta inidoneita' dei locali in cui Carbonaro ha svolto le sue mansioni di armiere, nonche' l'inadeguatezza dei locali e dell'equipaggiamento e, pertanto, la totale violazione delle piu' elementari norme di sicurezza sul lavoro, il cui obbligo e' imposto invece dalla legge; se non ritengano del tutto inaccettabile l'inquietante serie di violazioni di legge commesse dall'autorita' militare nel corso della vicenda riguardante il giovane Salvatore Carbonaro e se non ritengano invece evidente la causa di servizio nell'insorgenza della gravissima patologia che ha colpito il giovane volontario; quali iniziative intendano assumere per riparare i torti commessi nei confronti del signor Carbonaro e indennizzare equamente gli inconsolabili familiari cui lo Stato deve riconoscere un risarcimento per la perdita, incolmabile, del carissimo congiunto; quali altre iniziative intendano assumere per scongiurare in futuro il ripetersi di altri casi Carbonaro e, quindi, assumere ogni decisione per garantire la sicurezza nell'espletamento delle attivita' dei giovani chiamati a servire la Patria in divisa. (5-08806)