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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08819 presentata da PEPE ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010214

Al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che: gia' da molto tempo e' al centro del dibattito politico e, piu' in generale, all'attenzione dell'opinione pubblica, il tema del livello della pressione fiscale, che nel nostro Paese ha registrato, nel corso dell'ultimo decennio, una costante crescita; i rappresentanti del mondo economico e produttivo hanno individuato nell'eccessiva pressione fiscale uno dei fattori principali della crescita limitata dell'economia nazionale, auspicando l'adozione di provvedimenti volti ad incentivare in termini concretamente percepibili la realizzazione di investimenti e l'avvio di nuove iniziative produttive; nel corso della discussione dell'ultima legge finanziaria diverse forze politiche avevano avanzato puntuali proposte di modifica della normativa tributaria mediante la previsione di una consistente riduzione dell'aliquota IRPEG riservata, in una prima fase, alle aree depresse del Paese, con specifico riferimento al Mezzogiorno e, successivamente, da applicare a tutto il territorio nazionale; tali proposte traevano spunto, per un verso, da una valutazione critica dei limitati effetti prodotti dalle disposizioni di incentivazione adottate in passato relativamente alle aree depresse e, per l'altro, dalla considerazione per cui, in assenza di un significativo differenziale del livello di tassazione, sia pure circoscritto temporalmente, stante il perdurante ritardo della rete infrastrutturale, le suddette aree non potranno beneficiare di un flusso consistente di nuovi investimenti; il Mezzogiorno d'Italia rappresenta un'area di dimensioni tali, sotto il profilo territoriale ma anche con riferimento all'entita' della popolazione residente, da giustificare l'adozione di interventi specifici e di ampia portata, che non si esauriscano negli ordinari strumenti di sostegno definiti in sede comunitaria; a fronte di tali proposte, il Governo ha manifestato un atteggiamento improntato ad un evidente scetticismo adducendo, quali elementi decisivi ai fini della impossibilita' di recepirne in contenuto, in primo luogo i consistenti oneri per la finanza pubblica che esse avrebbero comportato e, in secondo luogo, i vincoli costituiti dagli orientamenti comunitari in materia di mercato unico e di contrasto alla concorrenza fiscale dannosa; relativamente al primo dei rilievi avanzati dal Governo, e' poi emerso che, in realta', l'abbattimento di circa 10 punti percentuali dell'aliquota IRPEG limitatamente alle aree depresse del Mezzogiorno determinerebbe una riduzione del gettito assai contenuta, nell'ordine di qualche centinaio di miliardi, vale a dire di un importo di gran lunga inferiore a quello derivante da numerose disposizioni a carattere microsettoriale che lo stesso Governo e la maggioranza hanno inserito nella legge finanziaria; quanto ai presunti rilievi che le proposte avrebbero suscitato in sede comunitaria, il Governo si era formalmente fatto carico di procedere ad una puntuale verifica con le autorita' comunitarie stesse per acquisirne gli orientamenti, sulla base di una accurata documentazione che l'esecutivo avrebbe dovuto predisporre a sostegno delle proposte cui si e' fatto riferimento; lo stesso Governo ha, peraltro, comunicato in Parlamento, con una tempestivita' che gia' all'epoca aveva suscitato diffuse perplessita', l'indisponibilita' delle autorita' comunitarie a consentire l'introduzione di un regime IRPEG differenziato all'interno del Paese; la rapidita' con la quale la questione sarebbe stata istruita a livello comunitario induce a ritenere, da un lato, che il Governo non abbia pienamente adempiuto all'impegno assunto in sede parlamentare, per supportare adeguatamente le proposte mediante la predisposizione di tutti gli elementi utili a sostenerne il fondamento e, dall'altro, che lo stesso Governo abbia in realta' condotto il confronto con le autorita' comunitarie auspicando un esito negativo -: quali iniziative concrete siano state adottate e, in particolare, quali elementi di documentazione e informativi siano stati predisposti dai competenti uffici governativi a sostegno della esigenza di introdurre un regime IRPEG differenziato, sia pure per un periodo limitato, che consenta alle aree depresse del Mezzogiorno di fruire di efficaci strumenti di incentivazione, ai fini della verifica della praticabilita' delle proposte richiamate in sede comunitaria. (5-08819)





 
Cronologia
martedì 30 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge Misure contro la violenza nelle relazioni familiari (AC 5979), che sarà approvato dal Senato il 7 marzo (legge 4 aprile 2001, n. 154).

lunedì 26 febbraio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In seguito al Consiglio europeo del dicembre 2000 a Nizza, in Francia, viene firmato il Trattato di Nizza, che entrerà in vigore il 1° febbraio 2003.