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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08820 presentata da FROSIO RONCALLI LUCIANA (LEGA NORD PADANIA) in data 20010214

Al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che: nell'interrogazione n. 4-23797 si chiedevano informazioni concernenti le operazioni poste in essere dalla banca Fideuram; l'allora Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, professor Giuliano Amato aveva risposto che dagli accertamenti ispettivi di vigilanza effettuati presso la Banca Fideuram erano emerse anomalie nel comportamento dei promotori finanziari, in relazione alle quali la Banca d'Italia aveva trasmesso alla Consob copia della relativa relazione ispettiva per le valutazioni, In seguito alla valutazione degli esiti ispettivi, la Commissione ha proceduto alla contestazione delle ipotesi di violazione rilevate sia nei confronti della Banca che degli esponenti aziendali; il Ministro aveva precisato che, a conclusione del procedimento, riconosciute le violazioni ascritte era stata formulata una proposta di sanzione nei confronti della Banca Fideuram; il provvedimento di sanzione emesso dal Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e' stato vanificato dalla sussistenza di una tardivita' delle notificazioni delle contestazioni alla Banca Fideuram ed ai suoi responsabili. Per tali motivi, infatti, la Corte di appello di Milano ha revocato il decreto di sanzione emesso dal Ministero del tesoro e dichiarato l'estinzione delle relative pretese sanzionatorie e delle conseguenti obbligazioni pecuniarie; la Corte di Appello di Milano nella sentenza ha ribadito che la ratio della norma, che prevede l'estinzione dell'obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione, e' quella di "sanzionare l'inerzia ingiustificata dell'amministrazione che, pur avendo a disposizione tutti gli elementi necessari, ritardi senza motivo una contestazione: se si lasciasse alla discrezionalia' dell'amministrazione (intesa nel suo complesso) la determinazione del dies a quo del termine per la notifica, si vanificherebbe la garanzia di tempi ristretti tra il verificarsi dell'illecito e la sua contestazione all'interessato; inoltre, la stessa Corte ha affermato che "un accertamento durato oltre due anni (dal settembre 1996 all'ottobre 1998) risulterebbe, nel caso concreto ed anche considerata la complessita' dell'indagine, aver avuto durata non "congrua" e "ragionevole", proprio perche' tutti i dati e le notizie utili alle contestazioni erano gia' disponibili nel settembre 1997 e dunque in ogni caso ingiustificato e' stato il successivo ritardo; e' inammissibile che una lunga e cosi' corposa indagine effettuata dagli organi di controllo sia vanificata perche' qualcuno si sia "dimenticato" di notificare le contestazioni ascritte alla banca Fideuram -: alla luce delle ragioni addotte dalla Corte, quali siano i motivi che abbiano determinato il ritardo nella notifica delle contestazioni; se non si intenda accertare le responsabilita' dell'accaduto e sanzionare l'inerzia ingiustificata dell'amministrazione che pur avendo tutti gli elementi necessari ha ritardato senza motivo la notificazione della contestazione; quali provvedimenti il Governo intenda adottare in considerazione della particolare situazione in cui si trovano le persone che hanno investito i propri risparmi nei fondi della Banca Fideuram; se non si ritenga necessario, in particolare, adottare provvedimenti che permettano ai piccoli risparmiatori di essere risarciti del danno subito a seguito delle operazioni poste in essere dalla Banca Fideuram; se non si intenda modificare il sistema vigente al fine di assicurare la tutela dei piccoli risparmiatori nei confronti dei soprusi che questi subiscono o hanno subito dagli intermediari finanziari e dal sistema creditizio che si dovrebbe occupare del loro pagamento. (5-08820)





 
Cronologia
martedì 30 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge Misure contro la violenza nelle relazioni familiari (AC 5979), che sarà approvato dal Senato il 7 marzo (legge 4 aprile 2001, n. 154).

lunedì 26 febbraio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In seguito al Consiglio europeo del dicembre 2000 a Nizza, in Francia, viene firmato il Trattato di Nizza, che entrerà in vigore il 1° febbraio 2003.