Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro delle finanze, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro per le politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che: i tabacchicoltori salentini da tempo sono in stato di agitazione a causa dell'assenza di prospettive relative alla produzione del tabacco, coltura profondamente radicata nel leccese; allo stato oltre centomila quintali di tabacco semilavorati risultano invenduti, mentre proprio la presenza della materia prima, in loco, aveva indotto la pubblica amministrazione ad effettuare ingenti investimenti per rendere la manifattura tabacchi di Lecce preparata a recepire nuove lavorazioni; da sempre l'opificio di Lecce ha lavorato il 90 per cento delle sigarette MS sia del tipo nazionale che di quello internazionale, oltre, beninteso, di altre sigarette; a seguito di scelte di cui non se ne comprende la ratio alla manifattura di Lecce e' stata sottratta la lavorazione di una consistente percentuale di produzione delle sigarette MS e di quelle delle Diana dirottandole a Bologna, cosi' come sono state trasferite al suddetto opificio la lavorazione e la produzione delle Muratti e delle Marlboro; tali scelte mettono in serio pericolo l'occupazione nella manifattura di Lecce anche perche' il contratto firmato con la Philip-Morris scade il prossimo 28 febbraio e che quindi inevitabilmente, qualora sara' rinnovato, terra' conto delle scelte operate dall'Eti a danno di Lecce; siffatte scelte hanno determinato, per Bologna, la richiesta di personale da assumere a tempo determinato sicche' si arrivera' all'assurdo di far perdere posti di lavoro stabili per creare occupazione temporanea; se e' vero che siffatto marchingegno ritorna utile alle statistiche di fatto penalizza l'occupazione nel Mezzogiorno di cui tanto parla il Governo. È chiaro altresi' che l'Eti, a totale capitale pubblico, non puo' permettersi siffatte operazioni -: quali reali, concrete ed immediate iniziative intendano adottare per evitare lo scoppio di tensioni e lotte tra poveri; se non ritengano, anche per rispondere ai sempre decantati impegni del Governo a favore del sud di agevolare la lavorazione delle commesse sottoscritte dalla multinazionale all'opificio di Lecce agevolandone il totale impiego e finalizzandolo allo sviluppo dell'intero territorio. (5-08822)