Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08869 presentata da PEZZOLI MARIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010227
Al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che: ai sensi della Delibera Cipe del 21 marzo 1997, punto 2.5, il Comune di Fossalta di Piave (Venezia) e' stato indicato quale soggetto responsabile del Protocollo Aggiuntivo al Patto Territoriale gestito dalla Conferenza dei Sindaci del Veneto orientale; risulta agli interroganti che, a seguito della pubblicazione del bando per la presentazione dei programmi d'investimento, le aziende inserite nel documento siano state 86, con investimenti per circa 284 miliardi e un onere a carico dello Stato di circa 50 miliardi; risulta, inoltre, che a supporto di tali investimenti produttivi, siano state individuate opere infrastrutturali prioritarie per 87 miliardi, con un contributo dello Stato per 26 miliardi; tuttavia, al 5 luglio 2000, la situazione delle erogazioni effettive per iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali presentate ai sensi del Patto Territoriale e del Protocollo Aggiuntivo, quale si evince dai dati ufficiali diramati per la Venezia orientale dal Ministero del tesoro, sembra essere di appena 1 (una) richiesta inoltrata per una cifra totale di lire 177 milioni circa e cio' nonostante le difformi asserzioni rese alla stampa a piu' riprese dalla Conferenza dei Sindaci e dal soggetto responsabile del Patto; sia con riguardo al Patto che ai sensi del Protocollo Aggiuntivo, l'attivita' istruttoria dei progetti imprenditoriali e di quelli infrastrutturali, compete al Mediocredito Lombardo SpA; risulta, tuttavia, agli interroganti, che il responsabile dell'attuazione del Patto si avvalga, per la promozione e la divulgazione dell'iniziativa nonche' per gli studi preliminari e la fase di preistruttoria, di soggetti privati per i quali, allo stato attuale, non e' chiaro il grado di coinvolgimento rispetto alle persone fisiche che rappresentano organicamente il Patto stesso; agli interroganti medesimi, sono state inoltre riferite informalmente lamentele da parte di professionisti iscritti agli albi locali dei Dottori Commercialisti, dei Ragionieri Collegiati e dei Consulenti del Lavoro, per un'attivita' divulgativa dei suddetti presunti incaricati del Patto, che oltrepasserebbe i limiti della mera informazione per assurgere ad avviso dell'interrogante a vera e propria concorrenza sleale, con l'intento di acquisire clientela in cambio dell'accesso ai finanziamenti; a comprova di cio' e con riferimento alla prima fase del Patto, vi sarebbe un biasimo formale (censura) espressa dall'Ordine dei Commercialisti di Venezia, nei confronti di una propria iscritta, direttamente coinvolta nell'attivita' di cui si e' detto -: se i dati relativi allo stato effettivo delle erogazioni corrisponda al vero e, in tal caso, se la macroscopica difformita' rispetto ai progetti dichiarati ammissibili debba eventualmente imputarsi ad un'attivita' istruttoria approssimata ovvero non conforme ai dettami di legge; se non ritenga inoltre opportuno promuovere una formale richiesta di chiarimento, in merito all'interposizione di non meglio precisati soggetti nell'iter di formazione delle domande, nonche' ai conseguenti sospetti di gestione poco chiara che, ovviamente, derivano (5-08869)