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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02937 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010306

I sottoscritti deputati chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: il settimanale Panorama del 1o marzo 2001 pubblica un servizio su una lettera inviata dal "pentito" Martino Siciliano dalla Colombia alla Corte di Assise di Milano che sta celebrando l'ennesimo processo per la strage di piazza Fontana basato soprattutto sulle dichiarazioni accusatorie dello stesso Siciliano contro Delfo Zorzi; la lettera rivela delle circostanze gravissime, secondo cui Martino Siciliano ha ricevuto un sussidio mensile per complessivi 4.200 dollari, da parte del GIP Guido Salvini che e' stato giudice istruttore del medesimo processo, nonche' colui che ha raccolto le dichiarazioni accusatorie di Martino Siciliano contro Delfo Zorzi, dopo avergli fatto versare all'inizio della singolare collaborazione una somma pari a 50.000 dollari da parte del SISMI; a seguito dell'anomalo versamento di tale ingente somma Martino Siciliano "si convinse" a fare le sue dichiarazioni accusatorie; a scanso di equivoci, il settimanale Panorama riporta la foto di uno dei diciotto bonifici inviati dal giudice Salvini a Martino Siciliano e la dichiarazione del magistrato che ammette di aver inviato di tasca propria tali somme all'ex terrorista nero, con la singolare giustificazione che sarebbero, non come sostiene Siciliano un sussidio inviatogli per convincerlo a tornare in Italia ad accusare Delfo Zorzi, bensi' il rimborso di un viaggio compiuto da Siciliano dalla Colombia a Milano dal 6 al 17 marzo 2000 allo scopo di essere intervistato per un libro su piazza Fontana dalla giornalista Patrizia Mintz, compagna dell'ex brigatista rosso Alberto Franceschini; sulla vicenda del pagamento del pentito con i denari del servizio segreto militare il procuratore Felice Casson di Venezia apri' un'inchiesta ed ebbe un duro scontro con il giudice Salvini, mentre il CSM instauro' un procedimento disciplinare nei confronti del magistrato milanese che si e' concluso con la consueta archiviazione; la lettera manoscritta inviata da Siciliano alla Corte di Assise di Milano e' stata espulsa dal fascicolo del dibattimento con il pretesto che non era firmata e quindi da considerarsi anonima, nonostante fosse stata letta in Aula e contenesse elementi di identificazione autografa del suo autore assolutamente inequivocabili; tutta la stampa italiana che segue il processo di piazza Fontana non ha dato notizia alcuna del contenuto inquietante e chiarissimo della lettera di Siciliano letta in aula, soprattutto per il disvelamento dei metodi usati in questo processo; il difensore di Siciliano, avvocato Fausto Maniaci, a questo punto ha depositato l'identica lettera - questa volta scritta di pugno e firmata da Martino Siciliano - dandone copia non solo al Presidente della Corte ma anche al pubblico ministero Massimo Meroni, dicendosi disposto a depositare anche copia dei bonifici di cui parla Siciliano e dicendosi sorpreso del comportamento dei magistrati giudicanti e di quelli dell'accusa, perche' la Corte d'Assise non ha acquisito la lettera di Siciliano ed il pubblico ministero non gli ha nemmeno risposto, sostenendo poi di aver smarrito la lettera; a questo punto Siciliano ha inviato la lettera ed i documenti al settimanale Panorama, rendendo pubblica una vicenda che pone al Governo, al Ministro guardasigilli, al Ministro dell'interno, al Parlamento, alla Commissione d'inchiesta sul terrorismo e le stragi, al Consiglio superiore della magistratura ed all'intera opinione pubblica i seguenti interrogativi, a cui il Governo dovra' dare una risposta urgente e finalmente chiara sui metodi usati in alcuni processi da una certa magistratura militante; data tale vicenda appare necessario chiedersi: 1) come sia possibile che la Corte di Assise di Milano che sta giudicando Delfo Zorzi ed altri imputati, sulla scorta delle accuse propalate da Martino Siciliano secondo tali anomale procedure di finanziamento, estrometta prima e non acquisisca dopo, una lettera dal contenuto cosi' devastante ed esplosivo, che proviene dal testimone o imputato di reato connesso sulle cui accuse e sulla cui attendibilita' si fonda l'intera impalcatura della tesi accusatoria; 2) come sia possibile che il pubblico ministero d'udienza dichiari di aver smarrito tale lettera senza preoccuparsi di esercitare obbligatoriamente l'azione penale sui gravissimi fatti rivelati dalla lettera e per cui e' certamente doverosa l'attivazione di un'indagine; 3) come sia possibile che, alla luce dei descritti comportamenti del Presidente della Corte di Assise, dei suoi componenti, del pubblico ministero d'udienza rispetto alla mancata acquisizione della lettera, si profilino degli elementi di pregiudizio, di mancanza di imparzialita' e di obiettivita' rispetto alla valutazione di un documento che comunque inerisce l'attendibilita' del maggiore testimone dell'accusa e dei metodi usati per convincerlo a formulare le sue accuse; 4) come sia possibile che il nostro ordinamento consenta a personalizzazione dei processi al punto da consentire impunemente al giudice Salvini prima di attivare i servizi segreti militari per l'erogazione dei 50.000 dollari a MS, poi per attivarsi personalmente nell'inviare, come sostiene Siciliano, un sussidio mensile al pentito, per un processo per convincerlo ad ulteriori attivita' e dichiarazioni nonostante che il magistrato fosse stato giudice istruttore di quel processo e sulla consistenza della sua ordinanza di rinvio a giudizio si stesse celebrando un processo in Corte di Assise per il gravissimo reato di strage; 5) come sia possibile che l'inaudita giustificazione data dal giudice Salvini rispetto ai numerosi bonifici inviati a Martino Siciliano getti ulteriori ombre sui metodi utilizzati nella istruttoria su piazza Fontana rispetto ad incredibili collegamenti personali tra magistrati, giornalisti, pentiti ed ex terroristi, addirittura per la pubblicazione di un libro sul processo; 6) come sia possibile che, per quanto lascia intendere Martino Siciliano, il sussidio mensile, inviato da Salvini al pentito sia una specie di anticipo del programma di protezione; 7) come sia possibile che un magistrato esperto come Guido Salvini si sia lasciato coinvolgere in una storia tanto ambigua e rischiosa, per cui, secondo una sua stessa ipotesi riportata da Panorama, Siciliano, sentendosi tradito dagli inquirenti di oggi (sic!) abbia deciso di vendicarsi con chi per primo lo ha convinto a collaborare -: pertanto: e' plausibile e legittimo che ad un ex terrorista come Martino Siciliano siano consegnati cento milioni di lire dai servizi segreti militari italiani per convincerlo ad accusare, al di fuori di qualsivoglia programma di protezione, garanzia processuale e controllo giurisdizionale; se il Ministro della giustizia non intenda doverosamente assumere immediati provvedimenti previsti dalle sue prerogative costituzionali per fornire risposte chiare e complete agli interrogativi sopra esposti in merito a tutta la vicenda illustrata, a tutela della credibilita' stessa della amministrazione della giustizia che la oscura ed inquietante vicenda delle indagini su piazza Fontana oggi compromette in modo irreparabile; se il Ministro dell'interno, per le prerogative di sua competenza, non intenda assumere le conseguenti iniziative per rispondere ai quesiti riguardanti l'esistenza o meno di un programma di protezione col pentito Martino Siciliano specificandone se quanto venuto alla luce abbia mai avuto il crisma della legalita' o sia consentito dalla attuale legislazione sui collaboratori di giustizia. (2-02937) "Fragala', Contento, Menia, Aloi, Armaroli, Biondi, Bono, Buontempo, Burani Procaccini, Carlesi, Conte, Conti, D'Alia, De Franciscis, De Luca, Franz, Fronzuti, Gastaldi, Giannattasio, Gramazio, Lavagnini, Lembo, Leone, Mancuso, Manzoni, Marino, Masiero, Paolone, Porcu, Radice, Rallo, Rivelli, Tosolini, Tringali, Zaccheo, Zacchera".

 
Cronologia
lunedì 26 febbraio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In seguito al Consiglio europeo del dicembre 2000 a Nizza, in Francia, viene firmato il Trattato di Nizza, che entrerà in vigore il 1° febbraio 2003.

giovedì 8 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Ciampi, sentiti i Presidenti del Senato e della Camera dei deputati, emana il decreto di scioglimento delle Camere (D.P.R. 8 marzo 2001, n. 42).