Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06958 presentata da COLA SERGIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20010306
Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: da parte delle organizzazioni sindacali dei trasporti della Campania e delle rappresentanti sindacali unitarie sono stati denunciati, da ultimo con un comunicato del 23 febbraio 2001, gravi episodi di ritorsione e di repressione nei confronti dei lavoratori della divisione passeggeri di Napoli, Ferrovie dello Stato, societa' Trenitalia S.p.A.; il 31 gennaio 2001, i delegati della Cgil, Cisl, Uil, Sma, Ugl e le segreterie regionali Filt, Fit, Uilt, Sma, Ugl, in una lettera (prot. 135/01) avente ad oggetto una piattaforma rivendicativa a sostegno dello sciopero del 9 febbraio 2001, indirizzata all'amministratore delegato Trenitalia, ingegner Renon, al direttore divisione passeggeri, dottor Ghenzer, al responsabile personale e organizzazione, dottoressa Camerini, al direttore di zona passeggeri Tirrenica sud, ingegner Marin, hanno denunciato la "totale degenerazione delle relazioni industriali con dirigenza della divisione passeggeri", il "mancato rispetto di tutti gli accordi, compresi quelli intervenuti in sede prefettizia" rivendicando la piattaforma "articolata per settori di attivita':... Vendita-Assistenza...", anche a causa dello "...spostamento di quadri dall'esercizio agli uffici, operazione in totale contro tendenza rispetto ai pronunciamenti ufficiali della divisione"; nel comunicato sindacale del 23 febbraio 2001 si legge testualmente: "... cio' che avviene nell'ambito della divisione passeggeri di Napoli non trova riscontri in tutta la rete nazionale e forse europea. Difatti non vi e' norma contrattuale e/o regola delle relazioni industriali che non sia stata ripetutamente violata da parte del responsabile del settore vendita di Napoli fautore di un metodo di gestione delle risorse umane e patrimoniali semplicemente "scandaloso" ed "allucinante" come testimonia l'ennesimo licenziamento (responsabile biglietteria Salerno) avvenuto a seguito dell'ultimo sciopero indetto dalla rappresentanze sindacali unitarie e dalle organizzazioni sindacali proprio per protestare contro tali metodi vessatori"; in detto comunicato, veniva preannunciata una mobilitazione dei lavoratori del settore, a difesa dei diritti sanciti dal Ccnl, dallo Statuto dei Lavoratori e dagli accordi nazionali del settore, preannunciando, nel contempo, l'assunzione di tutte le idonee iniziative per vanificare iniqui provvedimenti e per impedire che, per l'avvenire, potessero reiterarsi, da parte di ben individuati funzionari, comportamenti anti-sindacali; il 26 ed il 28 febbraio 2001 le organizzazioni sindacali hanno organizzato, nell'atrio biglietterie stazione Napoli centrale e nell'atrio biglietteria stazione di Salerno, assemblee di tutto il personale della divisione passeggeri dell'Impianto di Napoli C/le e Salerno per discutere gli argomenti surriferiti; anche i sindacati autonomi (Fisafs e Comu), uniti sotto la sigla Or.S.A., in pari data (23 febbraio 2001), hanno rappresentato, tra l'altro, in una nota indirizzata alla divisione passeggeri zona tirrenica sud di Roma, al responsabile del personale e organizzazione di Roma e p.c. all'area commerciale e' vendita della Campania, ..., che: "Il responsabile dell'area commerciale e vendita della Campania,..., continua a pochi giorni dalla sua quiescenza, ad adottare provvedimenti, ... ingiustificati, che sanno di ritorsione verso dipendenti che rivendicano propri diritti". E con riferimento specifico ad un provvedimento adottato, da detto responsabile dell'area commerciale, nei confronti del capo gestione, Papaianni Luigi (biglietteria di Aversa), si sottolineava testualmente: "Ã un atteggiamento da censurare con ogni mezzo, tant'e' che abbiamo offerto al lavoratore in questione ogni tutela legale e sindacale e nello stesso tempo chiediamo alla dirigenza in indirizzo di biasimare il comportamento del dirigente in questione che, tra l'altro, non perde occasione per assumere atteggiamenti arroganti che certamente mortificano l'importanza del ruolo ricoperto"; non meno gravi conseguenze, anche patologiche, avrebbero subito altri dipendenti, oggetto della particolare attenzione del piu' volte citato dirigente, che sembrerebbe intenzionato ad avviare addirittura procedure di licenziamento, giustificandole con il venir meno dei requisiti soggettivi, conseguenza - a dire dei detti dipendenti - delle continue prevaricazioni subite -: se quanto affermato in premessa risponda al vero; se, a tal fine, non sia opportuno ed urgente disporre un'ispezione con la quale siano accertati i fatti denunciati dalle organizzazioni sindacali; se, all'esito, non si ritenga di dover assumere tutte le piu' opportune iniziative ed adottare i conseguenti e fermi provvedimenti che rimuovano le anomalie che hanno, di fatto, generato un clima di convivenza impossibile in un settore cosi' delicato delle Ferrovie dello Stato e che ristabiliscano la indefettibile esigenza di tutelare i lavoratori. (3-06958)