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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00006 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 20/06/2001

Mozione Atto Camera Mozione 1-00006 presentata da FAUSTO BERTINOTTI mercoledì 20 giugno 2001 nella seduta n. 005 La Camera, premesso che: il 30 giugno 2001 scade la proroga dell'esecuzione degli sfratti, relativamente alle famiglie con bassi redditi, allorché nel nucleo familiare siano presenti portatori di handicap, ultrasessantacinquenni, malati terminali, stabilita dalla legge finanziaria per il 2001; la citata legge finanziaria prevedeva, altresì, che i comuni avrebbero dovuto predisporre elenchi di famiglie con sfratto esecutivo allo scopo di prevedere un passaggio da casa a casa utilizzando alloggi disponibili di proprietà pubblica ovvero prendendo in locazione alloggi di proprietà privata, utilizzando a tale scopo fino al 10 per cento delle risorse assegnate per il cosiddetto fondo sociale di cui alla legge n. 431 del 1998, nonché altre risorse messe a disposizione dai comuni medesimi; successivamente alla legge finanziaria è entrata in vigore la legge 8 febbraio 2001 n. 21 recante «misure per ridurre il disagio abitativo ed interventi per aumentare l'offerta di alloggi in locazione» con particolare riguardo all'emergenza abitativa vissuta in particolare nelle grandi aree urbane; la legge n. 21 del 2001 prevede all'articolo 2 che per fronteggiare l'emergenza abitativa gli enti previdenziali pubblici forniscano ai Comuni il 60 per cento degli alloggi disponibili e che gli enti locali li debbano assegnare a famiglie che hanno avuto lo sfratto già eseguito o che stiano per essere estromesse dall'alloggio; appare evidente che il combinato di quanto previsto in sede di legge finanziaria per il 2001 e dalla legge n. 21 del 2001 è stato fino ad oggi disatteso dai Comuni in quanto le procedure previste non sono state attivate e ciò significherà che dal 30 giugno 2001 migliaia di famiglie in Italia con grave disagio abitativo e le più deboli socialmente saranno estromesse dall'alloggio senza alcuna alternativa abitativa; si rende necessario, ed è richiesto da più parti, un intervento di non concessione della forza pubblica quando gli sfratti riguardano soggetti deboli o perlomeno di permettere l'esecuzione degli stessi quando l'ente locale possa garantire il passaggio da casa a casa anche utilizzando in pieno quanto previsto dalle norme citate; senza una gestione degli sfratti che preveda il passaggio da casa a casa il rischio concreto è che tale questione divenga da questione sociale a questione di ordine pubblico. impegna il Governo a valutare l'adozione di misure idonee affinché si giunga alla proroga della sospensione degli sfratti per il periodo successivo al 30 giugno, relativamente a coloro che sono in condizione di grave disagio economico e abitativo ed in particolare per anziani ultrasessantacinquenni, portatori di handicap, famiglie con minori, e malati terminali, con reddito medio bassi per i quali è preclusa ogni possibilità di accesso al mercato delle locazioni; ad invitare le amministrazioni comunali in particolare quelle insistenti nelle grandi aree metropolitane affinché: 1) utilizzino la quota dei fondi ripartita dalle regioni proveniente dal fondo sociale di cui alla legge n. 431 del 1998, per la locazione di immobili sfitti di grandi proprietà pubbliche o private e dando così attuazione alle norme previste dalla legge finanziaria per il 2001; 2) attivino quanto previsto dalla legge 8 febbraio 2001, n. 21 ed in particolare dall'articolo 2; 3) utilizzino i fondi ripartiti alle Regioni provenienti dal fondo sociale della ex legge n. 392 del 1978, destinandoli alla locazione di immobili per garantire il passaggio da casa a casa per famiglie sfrattate o con sfratto in esecuzione; a sostenere con adeguati e congrui finanziamenti l'aumento dell'offerta di alloggi in locazione a canone sociale propria dell'edilizia sovvenzionata attraverso il recupero, l'acquisto e l'eventuale costruzione di alloggi da parte degli enti locali e degli Iacp. (1-00006) «Bertinotti, Giordano, Deiana, Titti De Simone, Alfonso Gianni, Mantovani, Mascia, Pisapia, Russo Spena, Valpiana, Vendola».

 
Cronologia
lunedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio si presenta al Senato per esporre il programma di Governo e, secondo la prassi, consegna alla Camera il testo delle dichiarazioni programmatiche. Al Senato si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00005) presentata da Schifani (FI), Nania (AN), D'Onofrio (UDC), Moro (LN), Del Pennino (Misto) e Crinò (Misto) è approvata con 175 voti favorevoli, 133 contrari e 5 astenuti.

mercoledì 20 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia presentata da Vito (FI) ed altri (1-00007) è approvata con 351 voti favorevoli e 261 contrari.

giovedì 28 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il governo vara le c.d. misure dei «cento giorni» per consentire la ripresa dell'economia, fra le quali figurano: la detassazione degli utili reinvestiti (Tremonti-bis) e una sanatoria per le aziende che abbandonano il sommerso.