Portale storico della Camera dei deputati

Mozione Atto Camera Mozione 1-00014 presentata da FRANCESCO RUTELLI mercoledì 25 luglio 2001 nella seduta n. 023 La Camera, premesso che dalla relazione tenuta dal Ministro dell'interno in Aula il 23 luglio 2001 risulta che egli non ha impartito alle forze di polizia le direttive adeguate per la tutela della città di Genova, per la garanzia dell'esercizio del diritto di manifestare da parte di chi lo faceva pacificamente, e per porre preventivamente in condizioni di non nuocere i manifestanti violenti; per effetto di questa mancanza di direttive le forze di polizia sono rimaste prive di precisi indirizzi in ordine al loro comportamento e conseguentemente si è lasciato che parte della città venisse distrutta, non si è intervenuti con sufficiente energia nei confronti dei violenti, i manifestanti pacifici sono stati repressi ingiustamente e la situazione è precipitata con esiti drammatici; l'impostazione politica dell'ordine pubblico da parte del Governo è stata oggetto di critiche gravi da parte dei maggiori organi d'informazione italiani e stranieri; il ministro nel corso del suo intervento, contravvenendo a precisi doveri costituzionali, ha tentato di dividere strumentalmente l'Assemblea sollecitando un sostegno di parte alle forze dell'ordine, cui va la piena fiducia dei gruppi parlamentari dell'Ulivo, con il rischio di isolare le stesse forze dell'ordine dal Parlamento e dal Paese; il ministro ha dato in più parti del suo intervento giudizi omogeneamente criminalizzanti nei confronti di tutti i presenti a Genova, senza distinguere adeguatamente tra le centinaia di migliaia di persone che manifestavano pacificamente e una parte assolutamente minoritaria che compiva gravissimi atti di violenza, con il rischio di sospingere una parte delle generazioni più giovani verso il richiamo dei gruppi più violenti; il Governo, attraverso una presa di posizione del Ministro per i rapporti con il Parlamento, ha rigettato la proposta dell'opposizione di dar vita ad un'indagine conoscitiva presso le Commissioni Affari Costituzionali della Camera e del Senato, così dimostrando una totale indisponibilità per un sereno e obbiettivo accertamento della verità dei fatti; queste omissioni e questi comportamenti non assicurano che l'ordine pubblico e la garanzia dei diritti costituzionali possano essere tutelati dall'attuale Ministro dell'interno; visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del Regolamento della Camera dei Deputati; esprime sfiducia al Ministro dell'interno, onorevole Claudio Scajola e lo impegna a rassegnare le dimissioni. (1-00014) «Rutelli, Violante, Castagnetti, Boato, Rizzo, Intini, Pecoraro Scanio, D'Alema, Fassino, Folena, Lolli, Roberto Barbieri, Bolognesi, Kessler, Minniti, Melandri, Grignaffini, Merlo, Bulgarelli, Duilio, Pappaterra, Parisi, Cima, Delbono, Galeazzi, Pinza, Vertone, Alberta De Simone, Agostini, Zanella, Bielli, Giacco, Preda, Panattoni, Innocenti, Lucà, Franceschini, Rognoni, Ciani, Benvenuto, Lion, Monaco, Grotto, Ruzzante, Battaglia, Cento, Armando Cossutta, Maura Cossutta, Diliberto, Sgobio, Bellillo, Pistone, Gambale, Gentiloni Silveri, Maccanico, Paola Mariani, Giovanni Bianchi, Bimbi, Capitelli, Finocchiaro, Fumagalli, Zani, Mosella, Caldarola, Oliverio, Rava, Petrella, Sasso, Marcora, Montecchi, Stradiotto, Boccia, Lettieri, Bindi, Colasio, Frigato, Fioroni, Pasetto, Ladu, Molinari, De Franciscis, Iannuzzi, Annunziata, Giachetti, Pistelli, Marini, Fanfani, Tonino Loddo, Santino Adamo Loddo, Morgando, Reduzzi, Burtone, Squeglia, Tanoni, Vernetti, Villari, Volpini, Realacci, Ruggieri, Rusconi, Ruta, Santagata, Labate, Pinotti, Trupia, Olivieri, Magnolfi, Grillini».